Oggi il mondo, con tutte le sue confessioni religiose, si riunisce in preghiera per la fine di questa pandemia, con un occhio particolare rivolto al Creato.
La preghiera unanime dell’Alto Comitato per la Fraternità Umana: oggi tutti i leader religiosi uniti da una sola ed unica voce.
L’invocazione universale del 14 maggio
La preghiera unisce i popoli, credere in un Dio unisce i popoli. Ed oggi, 14 maggio, tutte le sue confessioni religiose si riunisce e, con una sola voce, prega per la fine di questo flagello, per la fine di questa pandemia. In questa giornata di digiuno e di preghiera, anche il Consiglio Ecumenico delle Chiese, si unisce al momento.
Cattolici, Ebrei, Musulmani: anche gli Evangelici uniti in preghiera
Non solo Cattolici, Musulmani ed Ebrei, ma anche gli Evangelici si uniscono alla preghiera: “Come ha detto Papa Francesco, siamo tutti sulla stessa barca. E proprio in questa consapevolezza, noi credenti di diverse religioni sentiamo il bisogno di pregare insieme, è segno di una comune umanità” – ha dichiarato Luca Maria Negro, pastore battista, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Gli Evangelici: “E’ necessario che il messaggio arrivi alla base di tutte le chiese”
Una giornata di solidarietà, ma anche di vera unione di tutti i popoli di ogni credo e religione: “Questa pandemia ci chiama a convertirci anche dagli stili di vita individualistici, di sfruttamento intensivo delle risorse della terra, anche degli animali, a cui invece ci eravamo abituati.
Bisognerà cambiare, se non vogliamo che pandemie come questa si ripresentino in continuazione. E’ necessario che questo messaggio dell’Alto Comitato venga assolutamente recepito dalla base di tutte le Chiese” – ha continuato il Pastore Negro.
Un appello che, anche le altre Chiese, fanno ai loro appartenenti. Tutti, davvero tutti, in questa giornata, saremo uniti in preghiera, affinchè nessuna invocazione vada perduta.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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