Oggi 15 dicembre, festa di Santa Virginia Centurione Bracelli: giovane vedova si consacra a Dio

Bella e giovane, rimasta vedova sceglie la consacrazione a Dio e fonda l’Opera di Nostra Signora del Rifugio per aiutare i bisognosi.

Santa Virginia Centurione Bracelli
Santa Virginia Centurione Bracelli – lalucedimaria.it

La vita di santa Virginia Centurione Bracelli è tutta incentrata sull’amore verso il Signore che le fa fare una scelta totalizzante. Apparteneva all’alta nobiltà, era figlia del doge di Genova dove nacque il 2 aprile 1587.

Il padre, Giorgio Centurione e la madre, la nobildonna Leila Spinola avevano progettato per lei una vita adeguata al suo rango. Come era uso all’epoca il matrimonio fu stabilito fin dall’infanzia e Virginia andò in sposa al nobile Gaspare Bracelli all’età di 15 anni.

Accettò per obbedienza, dal momento che in lei era già presente la vocazione a donare la sua vita completamente a Dio. Il matrimonio fu fonte di sofferenza perché il marito conduceva una vita dissoluta. L’unica gioia per Virginia fu la nascita di due bambine.

Santo di oggi 15 dicembre: Santa Virginia Centurione Bracelli

Si dedicò al marito con dedizione e lo curò nel corpo quando si ammalò di tubercolosi e nello spirito, fino alla morte, che arrivò presto, riuscendo a farlo riconciliare con Dio. A soli 20 anni rimase vedova e fece voto di castità perpetua e rifiutando le seconde nozze che il padre voleva imporle.

Così intraprende una vita dedita ai poveri e bisognosi. “Voglio servire solo Te che non puoi morire” diceva rivolgendosi al Signore. Lui le disse: “Voglio che tu mi serva nei miei poveri“. Scelse perciò di occuparsi di orfani, malati e anziani soli.

Utilizzò i suoi beni per fondare scuole e collegi e quando scoppiò la guerra tra tra Genova e Ducato di Savoia, accolse nella sua casa circa 15 giovani che erano rimaste sole e abbandonate.

La sua opera si espanse e diede origine alle Cento signore della Misericordia protettrici dei poveri di Gesù Cristo. Andavano presso le case dei poveri e portavano aiuto materiale e spirituale. Si impegnò anche presso i potenti e le autorità ecclesiastiche riuscendo a far istituire le Quarantore per l’adorazione del Santissimo Sacramento e a far proclamare la Madonna come “Regina di Genova”.

L’Opera del Rifugio culmine della sua missione

Lei stessa era definita Signora della Misericordia per il suo lavoro costante che era la sua missione presso gli ultimi. Completò la sua opera di aiuto e di apostolato con la fondazione dell’Opera di Nostra Signora del Rifugio.

Ebbe in dono un convento nella zona Monte Calvario, con una chiesa annessa: un Monastero della Visitazine che le regalò una nobildonna sua parente, Placida Spinola. In quel luogo si trasferì insieme a 40 ragazze che vivevano con lei.

Dopo quella vennero fondate anche altre case di cui una in cui andò a vivere sul colle Carignano. Ne derivò l’istituzione di due congregazioni religiose che svolgevano al tempo stesso vita attiva e contemplativa. Si chiamarono le Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario ele Figlie di Nostra Signora del Rifugio al Monte Calvario.

Santa Virginia era una mistica che ebbe il dono di vivere estasi e locuzioni interiori. Alla fine della sua vita disse: “Dio ha vinto. Il mio cuore è pronto, Signore” e morì a 64 anni il il 15 dicembre 1651.

Circa due secoli dopo, a seguito della soppressione dei monasteri per le leggi di Napoleone il suo corpo fu riesumato e risultò incorrotto. Si verificarono anche miracoli e le sue spoglie furono traslate nella chiesa nuova della Casa­-Madre delle Suore di N. S. del Rifugio in Monte Calvario dove riposano dal 1868.

La beatificazione è arrivata nel 1987 e la canonizzazione nel 2003. Le suore dell’Opera da lei fondata sono ancora oggi presenti in Italia e nel mondo e proseguono la sua missione di aiuto ai più poveri ed emarginati.

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