La diffusione dei 15 Sabati è strettamente legata al Santuario di Pompei e alle sue tradizioni mariane.
Nasce come recita, infatti, per 15 sabati consecutivi, dei quindici Misteri del Rosario. Oggi sono diventati 20, con l’introduzione dei Misteri della Luce.
Prima di iniziare la preghiera dei 15 Sabati, è bene confessarsi e proporsi, quel sabato, di prendere la Comunione. Questa devozione ci chiede principalmente di meditare su uno solo dei Misteri del Rosario (uno per ogni sabato) e di approfondirlo col brano evangelico corrispondente, con preghiere, riflessioni, proponimenti e opere proposte per quel giorno (secondo le disposizioni del Santuario di Pompei), nonché con la recita del Rosario per intero (ossia tutti e 20 i Misteri) o di parte di esso.
Questa devozione fu formulata dal Beato Bartolo Longo e si può iniziare in qualunque sabato dell’anno, anche se, al Santuario di Pompei, la si fa prima dell’8 Maggio e della prima domenica di Ottobre. Di seguito, proponiamo la testimonianza di una guarigione, avvenuta per la pratica dei 15 Sabati e riportata dalla rivista “Il Rosario e la Nuova Pompei”.
15 Sabati del Rosario: la guarigione di Suor Silvia
“Il 3 Gennaio del 1906 fui colta da febbre accompagnata da sudori, tosse, dolori alle spalle e al petto e che dava a presagire qualcosa di grave, specie per una costituzione così gracile, come la mia”. Poche ore dopo, nella sua saliva, furono trovate tracce dei temuti bacilli di Koch, che portano la tubercolosi.
In quegli anni, pochi si salvavano da un contagio del genere e, anche Suor Silvia, non faceva altro che peggiorare, confortata dalle Consorelle, che pregavano, con lei, la Vergine di Pompei.
Alla Madonna chiedevano la guarigione. “Incominciai allora i Quindici Sabati: le mie allieve pregavano anch’esse con fede vivissima e grande fervore. Si domandava una grazia straordinaria, un vero prodigio; ma ha forse limiti la misericordiosa potenza di Maria?”.
Mano a mano, la febbre cominciò a scendere, la tosse diminuiva, liberando il petto squassato della malata.
Suor Silvia fece nuovamente i controlli
Dopo aver pregato per tutti e Quindici i Sabati, Suor Silvia si fece visitare ancora. La sua saliva, adesso, presentava pochissime tracce dei bacilli, il che era, di per se, già un ottimo segno. Le Suore ricominciarono nuovamente i Quindici Sabati, per una seconda volta e poi una terza, mentre anche la Superiora insisteva, perché fossero fatti altri esami a Suor Silvia.
“Ed oh, consolante stupore! Il certificato questa volta fu completamente negativo. (…) La prima Domenica di Ottobre, festa del Santissimo Rosario, completamente risanata, potei riunirmi alle Consorelle e alle alunne per ringraziare, nella cappella, la benedetta Vergine del Rosario di Pompei”.
Il resto dell’inverno passò sereno, anche se molto rigido, scrisse Suor Silvia: “Ne siano rese fervide, infinite grazie alla gloriosa Madre delle Misericordie e Regina delle Vittorie!
Palermo, 23 Gennaio 1909. Suor Silvia Manzella, Serva dei Poveri”.
Antonella Sanicanti
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