Santa Bernardetta Soubirous rese possibile il miracolo del Santuario di Lourdes, dove molti hanno ritrovato la via del Signore. La sua vita fu un grande segno.
Il corpo incorrotto di santa Bernadette Soubirous si trova sepolto a Nevers da circa 125 anni, nella chiesa del convento di Saint Gildard, casa madre delle Suore della Carità, a cui si accede attraverso una porticina laterale.
In un’artistica cassa funeraria in vetro, illuminata nell’oscurità della costruzione neogotica, c’è il piccolo corpo di Bernadette, un metro e quarantadue centimetri di altezza, che sembra quasi dormire, con le mani giunte attorno a un rosario e il capo reclinato. Bernadette è la veggente di Lourdes, e la sua vicenda terrena diede nientemeno che il frutto dello straordinario santuario mariano ben vivo nella piccola città dei Pirenei dove Maria apparve per la prima volta l’11 febbraio del 1858.
Maria apparve a Bernadette quando la giovane aveva solamente 14 anni, ed era andata con la sorella Toinette e una compagna a cercare dei rami secchi, nei dintorni del paese, per ripararsi dal grande freddo che faceva in quei giorni. Quando le bimbe giunsero vicino alla rupe di Massabielle, ovvero alla piccola grotta, c’era ancora il riparo per i maiali, in cui finivano sempre legna e detriti.
Per raggiungere quell’antro doveva superare il torrente affondando i piedi nell’acqua fredda, ma la giovane soffriva d’asma e restò alla riva. Chiese aiuto alle amiche che però si allontanarono da lei. Quando era decisa anche lei ad attraversare il fiume, togliendosi le calze, alzò gli occhi e vide qualcosa di insolito.
La quercia si agitava violentemente ma nell’aria non c’era vento. A un tratto, la grotta si riempì di una nube d’oro. Lì, sulla roccia, apparve la splendida Signora. Di fronte a lei subito Bernadette s’inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario. La Signora si unì alla sua preghiera silenziosa, recitando insieme a Bernadette il Gloria Patri alla fine di ogni posta.
Alla fine del Rosario, la bella Signora scomparve ritirandosi nella nicchia. A quell’epoca la quattordicenne non sapeva né leggere né scrivere e non aveva ancora fatto la prima Comunione, ma nonostante ciò conosceva molto bene il Rosario e non si separava mai dalla sua coroncina da pochi spiccioli.
Era poverissima e analfabeta ma pregava tutti i giorni il Rosario, e la notizia delle apparizioni si diffuse ovunque in pochi giorni. Il 24 febbraio la Madonna le apparve nuovamente, e ripeté per tre volte la parola “Penitenza”. “Pregate per i peccatori”, fu l’invito di Maria.
Il 25 marzo 1858 la Madonna rivelò anche il suo nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Soltanto quattro anni prima Papa Pio IX aveva dichiarato l’Immacolata Concezione di Maria un dogma, Bernadette non poteva di certo saperlo. Nel timore di dimenticare l’espressione che le aveva pronunciato Maria, corse velocemente verso la casa dell’abate Peyramale, ripetendogliela tutta d’un fiato.
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Da allora il riconoscimento ufficiale delle apparizioni arrivò spedito, fino alla lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes che in quel modo consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. Le tante attenzioni morbose che però cominciarono a circondare la giovane la facevano soffrire.
Così la sera del 7 Luglio 1866 Bernadette si presenta alla casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers, spiegando: “Sono venuta qui per nascondermi”. Lì fu infermiera, sacrestana, poi ammalata lei stessa. Nello svolgere le sue mansioni affermò: “Non vivrò un solo istante senza amare”.
Giovanni Bernardi
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