Domenica 16 giugno 2002: a Roma, in Piazza San Pietro, Giovanni Paolo II proclamava Santo Padre Pio da Pietrelcina. Tanta la commozione tra la folla e nelle parole del Pontefice.
Roma, circa trecentomila persone si ritrovarono, come a formare un unico corpo, per la celebrazione dell’allora Beato Padre Pio da Pietrelcina. La celebrazione della canonizzazione, presieduta dal Santo Pontefice Giovanni Paolo II, avveniva in una domenica di sole, di 18 anni fa. La giornata era caldissima, ma l’amore e la fede superarono ogni ostacolo: tutti erano felici di presenziare, ringraziando il Signore, per quel bellissimo “dono ricevuto”.
San Pio: la commozione di Giovanni Paolo II
Dopo i vari “riti di introduzione”, Papa Giovanni Paolo II pronunciò, a fatica, la formula di rito con la quale proclamava Santo il Cappuccino di Pietrelcina. Proprio mentre il Pontefice pronunciava queste parole: “dichiariamo e definiamo Santo il Beato Pio da Pietrelcina”, la folla di fedeli scoppiò in un sentito e commosso applauso. Ma, nel mezzo di un rituale così solenne e così “ufficiale”, San Giovanni Paolo II si staccò dalla solennità, per dar voce al cuore. L’affetto che legava queste due straordinarie figure della cristianità era enorme e Wojtyla volle così ricordare, commosso, il suo incontro con il frate, avvenuto nel 1948.
“Ho avuto il privilegio di incontrarlo”
Un privilegio, così Papa Giovanni Paolo II definì la possibilità di incontrare il Santo frate alle porte degli anni Cinquanta. Nelle sue parole c’è l’esplicito quanto gioioso richiamo al cuore dell’apostolato di San Pio: “Anch’io ho avuto il privilegio, nei primi anni giovanili, di approfittare di questa sua disponibilità di penitenza”. Questo, garantiva Giovanni Paolo II, costituì il cardine e uno dei tratti distintivi della spiritualità di San Pio. (fonte: TeleRadioPadrePio)
Fabio Amicosante
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