La Madonna di Toledo appare in tutto il suo splendore, in una luce sfolgorante e fa al giovane monaco spagnolo un dono assai prezioso.
Questo dono proviene dal Cielo. Quando lui poi diverrà Vescovo, lo potrà indossare in alcune ricorrenze particolari. Gli dice: “Tu sei il mio cappellano e notaio fedele. Ricevi questa casula che mio Figlio ti manda dalla sua tesoreria”.
Sotto la dominazione dei Visigoti, il giovane Sant’Idelfonso scappa di casa per rifugiarsi nel monastero dei santi Cosma e Damiano, vicino a Toledo.
Qui il giovane prese una decisione, quella di farsi monaco. Sulla base di questo, i suoi confratelli decisero di eleggerlo abate nella loro comunità. Possedeva pietà, cultura, energia, sapeva parlare bene e anche scrivere.
La Madonna di Toledo appare al giovane monaco
Ma arrivato all’età di cinquant’anni, decise di lasciare il monastero. Alla morte del vescovo di Toledo, Eugenio II, venne chiamato a prendere il suo posto. Diventò così vescovo della capitale del regno. Non avendo più tempo da dedicare ai libri, scriveva tante lettere. Lasciò tuttavia opere di dottrina e di morale, trattati sulla Madre di Gesù, inni liturgici. Molto importante fu però la sua devozione mariana, che colpì i fedeli.
Una notte, era il 18 dicembre 665, Ildefonso si recò nella cattedrale in piena notte per cantare inni alla Vergine.
A un tratto sia lui che il suo seguito vennero abbagliati da una luce molto intensa. Tutti cominciarono a fuggire in preda al panico, senza comprendere quanto stesse accadendo. Gli unici che restarono fermi in quel luogo furono il santo e due diaconi che erano al suo seguito.
A loro apparve la Madonna, che si presentò seduta sulla cattedra del vescovo e accompagnata da una compagnia di vergini che intonavano canti celestiali.
La Vergine fissò gli occhi su Sant’Ildefonso e gli disse: “Tu sei il mio cappellano e notaio fedele. Ricevi questa casula che mio Figlio ti manda dalla sua tesoreria”. A quel punto la Vergine consegnò al vescovo una casula molto preziosa, che avrebbe dovuto usare solamente durante le feste dedicate alla Madonna. Maria domandò al futuro santo di indossarla solamente nei giorni festivi in suo onore.
Un’apparizione, questa, ritenuta così significativa che il concilio di Toledo ordinò un giorno di festa speciale per perpetuarne la memoria. A documentarlo, anche l’Acta Sanctorum, che parla della “Discesa della Santissima Vergine e la sua Apparizione”. Nel tempo questo fatto miracoloso assume grande importanza e viene trasmesso nei secoli senza interruzione.
All’interno della cattedrale, ancora oggi i pellegrini possono venerare la pietra, su cui la Vergine pone i piedi quando appare a sant’Ildefonso.
Preghiera alla Madonna di Toledo
O Signora mia, infondi nel mio animo il tuo ardentissimo amore, affinché con tanta passione Ti lodi, Ti glorifichi, parli e predichi di Te.
Risuoni, o gloriosa Signora, la tua voce nelle mie orecchie, senta il tuo sussurro; mostrami il tuo volto e allora salva l’anima mia. Essendo colmo il mio animo della tua pietà e della tua misericordia, ed essendo Tu, dopo Dio, il nostro rifugio, Ti prego di ascoltare piamente il nostro pianto. Venga dal cielo una nuova pace, le opere dell’amore rivivano quaggiù; le virtu’ fioriscano nei chiostri, i tuoi meriti siano onorati nel mondo. Amen.
Ave Maria…
(Sant’Idelfonso di Toledo)