Oggi ricordiamo la devozione a Nostra Signora degli Emigranti. Anche la Sacra Famiglia di Nazareth ha sperimentato le difficoltà di chi, costretto a lasciare la propria terra, deve fuggire in una terra straniera e poco o nulla accogliente.
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A Florianópolis, nel sud del Brasile, si trova la Cattedrale dedicata alla Vergine Maria. Qui la Madonna viene invocata con il titolo piuttosto insolito di Nostra Signora degli emigranti. Originariamente la città si chiamava proprio così: Nossa Senhora do Desterro, in italiano ‘Nostra Signora degli Emigranti’ (letteralmente Nostra Signora dell’esilio).
Con questo nome fu fondata nel 1726 prima di essere rinominata Florianópolis, comunemente conosciuta con il nomignolo di Floripa. Il cambio di nome servì a onorare Floriano Peixoto, capo del governo che mise fine alla rivoluzione federalista.
Si racconta che a fondare la città di Nossa Senhora do Desterro sull’Isola di Santa Catarina nel sud del Brasile, sia stato un cacciatore di nome Francisco Dias Velho, di San Paolo. Francisco si era insediato in questa zona insieme alla famiglia, a due padri gesuiti, a qualche brasiliano portoghese e a centinaia di lavoratori indios.
Nostra Signora degli Emigranti, potente protettrice degli ultimi e degli emarginati
Da questo insediamento nacque l’attuale Floripa e dalla sua cappella la cattedrale dedicata a Nostra Signora degli Emigranti, patrona della città festeggiata ogni anno il 17 febbraio.
Fu un laboratorio tirolese a creare la scultura in legno di tiglio custodita nella cattedrale di Nostra Signora degli Emigranti. La statua mostra la Sacra Famiglia fuggitiva, impegnata nel pericoloso viaggio in Egitto dopo l’avvertimento ricevuto in sogno da San Giuseppe, al quale l’angelo aveva confidato l’intenzione omicida di Re Erode, determinato a uccidere il Bambino Gesù.
Nostra Signora del Desterro è la patrona di coloro che hanno dovuto abbandonare la propria terra per cercare lavoro altrove o sono stati costretti a trovare rifugio in altre terre. In Italia è conosciuta col titolo di Madonna degli Emigranti.
I Vangeli non dicono granché di quel viaggio da Betlemme all’Egitto. Certo è che uno spostamento del genere all’epoca doveva riservare pericoli non da poco per una donna e un bimbo in tenerissima età. Un fatto come questo fa ancor più risaltare la grandezza e il coraggio di San Giuseppe, non per nulla acclamato come protettore della Chiesa Universale.
Preghiera alla Madonna degli Emigranti
Madre dolcissima di Cristo e Madre nostra, noi migranti, vogliamo oggi dichiarare il nostro indistruttibile amore per te.
Tu sai che dentro il nostro cuore conserviamo ancora intatte le cose più care che abbiamo portato con noi quando un giorno partimmo lontano: il dolore dei parenti, l’ultimo addio degli amici, la tristezza dei vicini di casa, le cadenze del nostro dialetto, il ricordo struggente del nostro paese, delle sue vie, delle sue chiese, delle sue tradizioni; l’austera bellezza del nostro mare e dei nostri monti.
Tu sai che conserviamo gelosamente ancora, intrisa di lacrime, l’immagine tua che la mamma ci mise nella valigia, con la raccomandazione che non avessimo mai a dimenticarci di te, o Madre dei migranti, nostra compagna di viaggio e testimone silenziosa delle nostre solitudini.
Noi ti imploriamo ancora: cammina con noi! Oggi non abbiamo più bisogno del pane materiale, perché il benessere, che con tanto duro lavoro ci siamo procurato, conforta abbondantemente le nostre famiglie. Ma forse ci manca il gusto della vita, il senso della nostra esistenza, la ricerca appassionata dei valori dello spirito, il riferimento costante all’assoluto, a Dio.
Rendici capaci dello stupore. Liberaci dalla cattiveria. Facci comprendere che una casa modesta dove si vive onestamente vale più di cento splendide ville dove regna l’ingiustizia e dove manca l’amore. Proteggi le nostre famiglie. Benedici il futuro dei nostri figli perché seguano la verità e si lascino guidare dal Vangelo.
Riempi di luce e di speranza le nostre case. Donaci infine, o Madre, che hai conosciuto il migrare, la gioia della vera libertà. Fa che camminando lungo le strade di questo mondo verso il Regno siamo portatori della tua Parola, della tua Pace, fondata sulla Giustizia e sull’Amore.
+ Tonino Bello