Santa Matilde di Hackeborn, mistica che si commemora oggi 19 novembre, è stata la depositaria di un’importante promessa della Madonna con una precisa richiesta.
Tra coloro che hanno precorso la devozione al Sacro Cuore c’è anche santa Matilde di Hackeborn, mistica del XIII secolo, la cui memoria liturgica è oggi 19 novembre. Si tratta di una delle grandi sante cresciute al monastero di Helfta.
Nasce circa nel 1240 in quella specifica località tedesca, terza figlia del barone di Hackeborn, un ricco e potente nobile imparentato con l’imperatore Federico II. Fin da bambina segue le orme della sorella più grande, Gertrude, e anche lei entra vuol farsi monaca giovanissima. Le sorelle si ritirano nel monastero di Hefta.
Matilde studia e coltiva la passione per il canto. Ha una voce molto bella e melodiosa e per questo viene soprannominata “l’usignolo di Dio”. Crescendo si occupa dell’istruzione delle ragazze più giovani e delle novizie, occupandosi anche della cura del coro.
Cosa non tanto comune all’epoca, Matilde ama leggere e la Bibbia è il suo libro preferito. Dante Alighieri si ispira a lei e alla sua grande fede quando compone il Purgatorio, la seconda delle sue celebri cantiche.
Depositaria di doni mistici ha avuto visioni della Beata Vergine Maria da cui ha ricevuto una promessa importante e una richiesta. Queste rivelazioni private sono state da lei confidate a santa Gertrude la Grande, di cui era maestra e guida spirituale.
Si dedica anche a scrivere preghiere e coltiva la devozione al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore purissimo di Maria. Insieme a santa Gertrude la Grande precorrerà il culto che sarà poi più ampiamente sviluppato nei secoli successivi ad opera di santa Margherita Maria Alacoque diffondendosi in tutto il mondo.
Dal 1291 in poi i racconti occasionali sulle sue esperienze spirituali furono raccolti da due consorelle, per ordine della badessa Sofia di Querfurt. Il Liber specialis gratiae, in cinque libri, contiene la descrizione delle visioni e delle grazie ricevute nel corso delle estasi e della contemplazione.
La spiritualità di Matilde di Hackeborn unisce elementi che provendono dalla regola benedettina ad altri del mondo domenicano per l’influsso dei direttori spirituali che ha avuto. Inoltre ci sono anche altri elementitratti dalle letture bernardine e francescane.
Le visioni di santa Matilde riguardano la Santissima Trinità, Nostro Signore Gesù Cristo, la Madonna, gli angeli e alcuni santi tra cui sant’Alberto Magno e san Tommaso d’Aquino. Vide anche le anime beate, quelle del Purgatorio e quelle dannate dell’inferno.
Una forma di preghiera è diventata molto nota ed è quella della promessa che la B. V. Maria ha fatto a Santa Matilde. Si tratta della promessa delle “tre Ave Maria”.
La Madonna ha promesso di assistere nell’ora della morte con la sua presenza coloro che nel corso della vita ogni giorno avrebbero recitato tre Ave Maria in onore delle tre Persone della Trinità. Le preghiere vanno indirizzate come ringraziamento per i doni del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nei secoli successivi questa preghiera ha avuto l’approvazione e il sostegno alla diffusione da parte di diversi papi.
Santa Matilde oltre alla gioia delle visioni mistiche sperimenta anche stati di desolazione dolorosi in modo simile alle pene dell’inferno. Soffriva inoltre di forti mal di testa che la affliggevano profondamente. Viene tentata anche con molte distrazioni e debolezze. Per superare queste prove ricorreva sempre alla preghiera alla Madonna e veniva liberata e confortata.
Componeva preghiere ed è molto celebre quella scritta per la B. V. Maria con riferimento al suo Cuore. “Vi saluto, o Vergine veneratissima, in quella dolcissima rugiada, che dal Cuore della santissima Trinità si diffonde in voi; vi saluto nella gloria e nel gaudio con cui ora vi rallegrate in eterno, voi che di adorare a tutte le creature della terra e del cielo, foste eletta prima ancora della creazione del mondo! Amen”.
La sua vita si conclude il 19 novembre 1258 a 58 anni, quando muore dopo grandi sofferenze provocate da numerose malattie. Era circondata da una fama di santità che dopo la sua morte si diffonde rapidamente e ampiamente in tutta Europa.
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