E’ successo nel 1978 qualcosa di talmente straordinario che rimarrà nella storia della Chiesa e non sarà mai dimenticato.
photo web sourcePaolo VI moriva nel 1978 a Castel Gandolfo. Concluse il Concilio aperto dal suo predecessore, Giovanni XXIII, ma fu, anche, colui che cercò di traghettare la chiesa durante gli anni delle contestazioni e del periodo dei cosiddetti “anni di piombo”.
Il 1978: la storia lo definisce “l’anno dei Tre Papi”. Si susseguirono ala guida della Chiesa, dal mese di agosto al mese di ottobre, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.
Un anno che ha segnato la chiesa ma non solo. è l’anno del delitto Aldo Moro, l’inizio degli anni di piombo, gli anni del terrorismo. L’Italia attraversa, forse, uno dei periodi più difficili della sua storia e guardava alla Chiesa come il suo unico punto fermo. Ma anche lì qualcosa “stava andando storto”.
Papa Paolo VI, il Pontefice di fine Concilio, il primo Papa che esce dalle mura Vaticane e dall’Italia e che inizia i viaggi apostolici all’estero, il Papa dell’unità, si spegne, a Castel Gandolfo, il 6 agosto.
Il Papa che porta la Chiesa verso la modernità, dichiarato venerabile dal 20 dicembre 2012 da Papa Benedetto XVI che ne aveva riconosciuto le virtù eroiche. Sarà, poi, Papa Francesco a proclamarlo beato nel 2014 e Santo nel 2018.
Un racconto particolare quello delle sue ultime giornate di vita. Era il 14 luglio del 1978 quando l’Arcivescovo Benelli, sostituto alla Segreteria di Stato e nominato Arcivescovo di Firenze, fu convocato da Papa Paolo VI. Il Santo Padre voleva lasciare il Palazzo Vaticano e dirigersi, come tutti gli anni, nella villa di Castel Gandolfo. Ma con una precisazione: prima di arrivare a destinazione, si doveva passar prima a far visita ad alcuni Cardinali, dalla precaria situazione di salute.
Il primo fu il Cardinal Ottaviani, suo fermo oppositore. Monsignor Ottaviani, ormai cieco, fu felice di accogliere il Santo Padre in casa sua e, come raccontava il segretario di Ottaviani, Monsignor Agustoni, i due pregarono insieme e Papa Paolo VI lo benedisse insieme ai suoi familiari. Entrambi capirono che, quello, sarebbe stato il loro ultimo incontro.
Dalla visita ai Cardinali al ritorno a Castel Gandolfo. I suoi ultimi giorni il Papa li passò in preghiera e a predisporre le letture e a ciò che doveva esser preparato per la celebrazione della Trasfigurazione del Signore.
Ma c’era qualcosa che sentiva dentro di sé: quel 6 agosto sarebbe stato l’ultimo per lui, sempre più vicino all’incontro con il Signore. La sera del 6 agosto, fu lo stesso Papa Montini a chiedere l’Unzione degli Infermi e l’Eucarestia, fino alle 21.40 quando, abbracciato a Dio Padre, si addormentava nel Signore.
“Lo ricordiamo con tanta venerazione e gratitudine. Dal cielo interceda per la Chiesa che tanto ha amato e per la pace nel mondo” – ha ricordato Papa Francesco.
Da lì, il 26 agosto l’elezione di Papa Luciani, il cui pontificato è durato solo 33 giorni e l’arrivo al mese di ottobre, con l’elezione di Papa Giovanni Paolo II.
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ROSALIA GIGLIANO
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