Oggi 2 marzo è Sant’Agnese di Boemia: bellissima principessa, rifiuta il matrimonio per Dio

Giovane e bella principessa, sant’Agnese di Boemia rifiutò i tanti pretendenti e il matrimonio per darsi tutta interamente a Dio. 

Santa Agnese di Boemia
Santa Agnese di Boemia – lalucedimaria.it

Oggi, 2 marzo, si ricorda sant’Agnese di Boemia, che fu giovane principessa di grande bellezza, la quale decise di consacrarsi totalmente al Signore e respinse i numerosi pretendenti. Fu badessa e seguace di santa Chiara d’Assisi.

Agnese nacque a Praga nel 1211 da una famiglia estremamente nobile, ma anche ricca di santità . Sua cugina era sant’Elisabetta d’Ungheria, e soprattutto crebbe con le cure di sua nonna santa Edvige di Andechs.

Fin dall’età di 3 anni ricevette un’educazione improntata alla fede, prima dalla nonna, poi dalle da monache premostratensi. Come si usava all’epoca fu promessa in sposa a soli 8 anni: lo sposo sarebbe stato un suo coetaneo, Enrico, figlio di Federico II di Svevia.

Santo del 2 marzo: Sant’Agnese di Boemia

In vista del matrimonio fu mandata a Vienna per ricevere un’adeguata preparazione come futura sovrana. Rimase alla corte austriaca fino al 1225, quando sciolse il patto di fidanzamento e fece ritorno a Praga. Per farlo chiese la protezione del papa Gregorio IX che intervenne in sua difesa consentendole di acquistare la libertà di poter decidere sulla sua vita.

La sua vocazione era chiara: lei desiderava consacrarsi al Signore e così, scelse di rinunciare alla vita nel mondo, rifiutò anche atre proposte di matrimonio nonostante per lei sarebbe stata quella di una regina, tra agi e potere.

A determinare la sua scelta di vita fu anche l’esempio e la spiritualità francescana che ebbe modo di conoscere. Qualche anno dopo il suo ritorno in patria fondò il monastero di S. Francesco per le  Sorelle Povere o Damianite e nl giorno di Pentecoste del 1234 vi entrò.

Seguace di santa Chiara d’Assisi

Diventò abbadessa del monastero in cui visse per tutta la vita. La sua fede fu sostenuta da un incontro molto importante, quello con santa Chiara d’Assisi di cui fu una seguace pur vivendo in un altro luogo. Seguì il suo esempio spogliandosi di tutti i beni mateirali, che diede ai poveri, e facendo voto di castità, povertà e obbedienza.

L’amicizia tra sant’Agnese e santa Chiara è testimoniata dalle numerose lettere che si scrivevano. La grande comunione spirituale che c’era tra le due fu di grande sostegno per Agnese. Come si può leggere dalle loro missive, santa Chiara la esortava ad avere coraggio e la spronava a proseguire nel cammino.

Le scriveva infatti ” Se con Lui soffrirai, con Lui regnerai; se con Lui piangerai, con Lui godrai; se in compagnia di Lui morirai sulla croce della tribolazione, possederai con Lui le celesti dimore nello splendore dei santi, e il tuo nome sarà scritto nel Libro della vita”.

Preghiere e penitenze per amore

La vita di sant’Agnese era improntata ad un rigoroso ascetismo fatto di preghiere, digiuni, mortificazioni e pentitenze, tutto fatto per amore del Signore. Nutriva una forte venerazione della B.V.Maria e meditava spesso sulla Passione di Nostro Signore.

Visse molti anni affrontando numerosi dolori e malattie, che viveva come offerte e che la facevano sentire più intimamente unita al Signore. Fino alla fine dei suoi giorni si occupava degli ultimi lavorando per loro, ad esempio cucinando o rammendando vestiti per i poveri e i lebbrosi. La morte arrivò il 2 marzo 1282 e con essa anche la fama di santità che già la precedeva.

Per sua intercessione avvennero numerosi miracoli. Il culto rimase vivo lungo i secoli e fu beatificata nel 1874. Nell’omelia per la canonizzazione di sant’Agnese, avvenuta nel 1989 , san Giovanni Paolo II disse che lei “ha avuto un notevole ruolo nello sviluppo civile e culturale della sua nazione“.

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