La Pasqua di Resurrezione è la più importante festa cristiana. È la solennità culmine dell’anno liturgico e celebra Gesù che è risorto vincendo la morte.

Oggi, 20 aprile, la Chiesa cattolica celebra la solennità della Pasqua di Resurrezione del Signore. Culmine del Triduo pasquale, è centro e cuore di tutto l’anno liturgico.
Questa fondamentale solennità prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni, inglobando la festività dell’Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste.
Come riportano i Vangeli, dopo la morte in Croce e la sepoltura di Gesù deposto nel sepolcro nuovo scavato nella roccia il Venerdì, trascorso il Sabato, in cui tutti osservarono il riposo, il primo giorno della settimana, ovvero la Domenica, Maria di Magdala, Maria di Cleofa e Salome, si recarono al sepolcro di buon’ora per completare le unzioni del cadavere e la fasciatura.
Quando arrivarono, ci fu un terremoto, un angelo sfolgorante scese dal cielo, si accostò al sepolcro fece rotolare la pietra e si pose a sedere su di essa; le guardie prese da grande spavento caddero svenute. Ma l’Angelo si rivolse alle donne dicendo : “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Allora le donne si allontanarono di corsa per dare l’annunzio ai discepoli.
Oggi 20 aprile: Domenica di Pasqua
La parola Pasqua deriva dal greco: pascha, che a sua volta viene dall’aramaico pasah e significa propriamente “passare oltre”, quindi “passaggio”. Gli Ebrei ricordavano il passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione. Per i cristiani è invece la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
La data della Pasqua è mobile perchè è legata al plenilunio di primavera. Con il Concilio di Nicea del 325, si ottenne che fosse celebrata nello stesso giorno in tutta la cristianità e cioè adottando il rito Occidentale, fissandola nella domenica che seguiva il plenilunio di primavera.
La Veglia pasquale è definita “la madre di tutte le veglie sante”. Nel corso di questa notte, la Chiesa celebra la Resurrezione di Cristo, battezzando nuovi cristiani (i catecumeni) e domandando a coloro che già lo sono, di rinnovare tutti insieme gli impegni del loro Battesimo.
La Risurrezione è la dimostrazione massima della divinità di Gesù, non uno dei numerosi miracoli fatti nel corso della sua vita pubblica. È la dimostrazione reale della divinità di Cristo, è il giorno della Gloria di Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Evento unico e irripetibile
Evento unico e irripetibile, la Resurrezione di Gesù è causa della redenzione umana. Questo evento straordinario di salvezza, la sua Pasqua, si rinnova per ogni cristiano nel sacramento dei sacramenti, l’Eucarestia.
Questo avviene attraverso la Chiesa, chiamata da Cristo a continuare la sua missione in terra per assicurare ai fedeli i mezzi necessari per la salvezza e la santificazione, anzitutto il suo Corpo e Sangue. La presenza reale di Cristo nell’Eucarestia rende perenne il suo sacrificio e dono di Sé agli uomini.
Chi si nutre del suo Corpo può vivere in sè il mistero pasquale, passando dalla morte del peccato alla vita nuova in Lui. La Pasqua, dunque, è la vittoria sulla morte da parte di Gesù Cristo che, dopo essersi immolato per l’uomo, ne diventa il Redentore liberandolo dal peccato originale.
Attraverso la Resurrezione, Cristo mostra all’uomo quello che sarà il proprio destino, ossia il passaggio, il risveglio alla vera vita, quella eterna. La Pasqua assume quindi un doppio significato: sia commemorativo che escatologico,celebrando così tutto il mistero di Cristo, che dopo la Passione e l’evento salvifico della croce risorge nella gloria.
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