Oggi 20 febbraio, festa dei Santi Giacinta e Francisco Marto: i piccoli veggenti di Fatima dal grande coraggio

I Santi Giacinta e Francesco Marto, i pastorelli che insieme alla cugina Lucia videro la Madonna nelle apparizioni di Fatima dimostrarono grande coraggio e amore. 

Santi Francesco e Giacinta Marto
Santi Francesco e Giacinta Marto – lalucedimaria.it

Oggi, 20 febbraio, vengono ricordati insieme i Santi Giacinta e Francisco Marto, i fratellini e pastorelli che con la loro cugina Lucia dos Santos, sono stati i veggenti delle apparizioni della Madonna a Fatima, e depositari dei segreti.

Scelti forse perché bambini, per la loro purezza e innocenza, hanno dimostrato tanto coraggio nell’affrontare una situazione così straordinaria. Ma soprattutto sono esempio di un amore grandissimo che li ha portati alle vette della santità.

Erano i più piccoli dei 7 figli di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus. Francisco era più grande, aveva 9 anni al momento della prima apparizione, quel 13 maggio 1917 perché era nato l’11 febbraio 1908. Giacinta, invece, aveva solo 7 anni essendo nata l’11 marzo 1910.

Santo di oggi 20 febbraio: Santi Giacinta e Francisco Marto

La famiglia era di condizioni modeste perciò non poterono andare a scuola, ma aiutavano a custodire il gregge di pecore. Non sapevano né leggere né scrivere e le loro nozioni culturali erano piuttosto scarse. Avevano appreso il Catechismo nella maniera più semplice.

L’educazione religiosa ricevuta era salda: vi rientrava la Messa domenicale, la preghiera in famiglia, i buoni valori cristiani. Trascorrevano gran parte delle loro giornate all’aria aperta nei campi. L’anno prima delle apparizioni che avrebbero segnato la loro vita ci fu un altro episodio eccezionale.

Nella primavera e poi nell’estate e nell’autunno del 1916 ebbero le apparizioni dell’Angelo della Pace. Identificato come l’Angelo protettore del Portogallo, apparve loro come per prepararli a ciò che avrebbero vissuto in seguito.

Erano sempre insieme alla cugina Lucia, quando l’Angelo li esortò alla preghiera e alla penitenza. Inoltre insegnò loro una preghiera alla santissima Trinità in riparazione dei peccati e degli oltraggi compiuti verso l’Eucarestia.

La fedeltà dei bambini alla Madre celeste

Veggenti delle apparizioni che dal 13 maggio del 1917 al 13 ottobre dello stesso anno lasceranno un segno nella devozione mariana di tutto il mondo, questi due bambini accolgono con umiltà e amore questo grande dono e l’enorme responsabilità che viene data loro.

Mentre Francisco ha un carattere più mite e riservato, Giacinta è più estroversa e volitiva. Fin da subito si mostrano disponibili ad accogliere gli insegnamenti della Madonna e mostrano grande fedeltà e coraggio quando devono raccontare ciò che hanno visto.

Le pressioni delle autorità e di chi non crede loro non li scalfiscono. Preparati dalle visioni dell’Angelo entrambi avevano già maturato un atteggiamento incline alla contemplazione. Anche dopo le apparizioni della Madonna il loro comportamento è proseguito verso la santità.

Il dolore e l’offerta silenziosa di sé

A Francisco non fu dato di sentire le parole dell’Angelo e della Madonna, ma solo di vedere. In questo silenzio ha sviluppato la sua fede che mantiene intatta per la sua breve vita. Come preannunciato dalla Vergine Maria, presto sarebbe andato in cielo.

Fu così perché nell’ottobre del 1918 si ammalò durante un’epidemia di bron­copolmonite. Si aggrava sempre di più fino al 4 aprile 1919 quando muore dopo aver ricevuto il Viatico. Giacinta, vive i pochi anni successivi alle apparizioni con grande generosità. Esprime spesso il suo desiderio di condividere con tutti quell’amore ardente che sente per i cuori di Gesù e di Maria.

Quandio si ammala anche lei di broncopolmonite sul finire del 1918 offre tutte le sue sofferenze al Signore.  Nelle sue memorie la cugina Lucia dice di lei che pregare e soffrire per amore “era il suo ideale, era ciò di cui parlava“. Viene ricoverata in ospedale per un mese nell’estate 1919. Da quel momento in poi le rimane una piaga sul fianco sinistro del petto.

È ricoverata nuovamente nel gennaio 1920 e presso l’Orfa­notrofio della Beata Vergine dei Miracoli passa molte ore in adorazione del Santissimo Sacramento. La diagnosi è di pleurite purulenta e osteite a due costole. Viene operata anche se lei sa che è un intervento inutile. Baciava il Crocifisso dicendo: “Gesù, io ti amo e voglio soffrire molto per amor tuo. Adesso puoi convertire molti peccatori, perché questo sacrificio è molto grande”.

Il 20 febbraio riceve i Sacramenti e muore, da sola, come le aveva preannunciato la Madonna, la sera alle ore 22.30. Francisco e Giacinta verranno beatificati da san Giovanni Paolo II nel 2000 e canonizzati da papa Francesco nel 2017.

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