21 aprile: il gesto sacrilego alla Madonna dello Schiaffo è ancora visibile

La bianchissima statua marmorea della Madonna dello Schiaffo è oggetto di violenza da parte di peccatori impenitenti. Ancora oggi il segno di questi orribili gesti è visibili agli occhi di tutti.

Madonna dello Schiaffo
Madonna dello Schiaffo – lalucedimaria.it

Siamo in un anno imprecisato del XIII secolo. Al centro di questa vicende c’è una vecchia statua della Madonna col Bambino, risalente più o meno a quel periodo. Ricavata da un unico pezzo di marmo bianchissimo, ancora oggi è presente sul volto della statua, all’altezza della guancia destra, un livido scuro dalla colorazione rossastra.

Pare quasi che l’effigie della Madonna abbia ricevuto un colpo. Tradizione vuole che effettivamente la statua marmorea sia diventata oggetto dello sfogo violento di un bevitore, un bestemmiatore mai sazio di dare scandalo, che si sarebbe macchiato di un gesto dal forte tenore sacrilego.

Profondamente irritato per aver perduto l’oggetto della sua dipendenza – ovvero l’alcol – e senza sapere come sfogare in altra maniera il suo furore, l’uomo avrebbe colpito la statua della Vergine prendendola a schiaffi sulla guancia destra. Così avrebbe lasciato un segno indelebile sul volto della statua mariana. Il segno della percossa – da cui il nome di Madonna dello Schiaffo – sarebbe miracolosamente rimasto impresso.

La seconda violenza brutale subita dalla statua della Madonna dello Schiaffo

Non solo: si racconta di un’altra vicenda, praticamente in fotocopia, stavolta collocata nella prima metà del XVI secolo. Si tratta di un certo Raroto, anche lui bevitore, bestemmiatore e giocatore incallito. Un giorno entra infuriato nel duomo di Vercelli, adirato per aver perso ai dadi. Non sapendo con chi sfogarsi, decide di prendersela con le cose sante.

Statua della Madonna dello Schiaffo
Statua della Madonna dello Schiaffo (Screenshot YouTube @Sant’Eusebio Channel) – lalucedimaria.it

Si dirige verso la Madonna col Bambino risalente al XIII secolo custodita nel duomo e la colpisce. La statua si sarebbe messa a sanguinare. Si racconta che il giocatore sarebbe stato poi giustiziato. Da allora diventa meta di devozione, specialmente in occasione di calamità e epidemie.

La statua della Madonna, dopo il fatto dello schiaffo, viene custodita in una cappella sul fondo della navata sinistra. Tra il 1630 e il 1643 la cappella verrà rifatta e abbellita. Ancora oggi la scultura della Vergine presenta una vistosa macchia sulla guancia destra. Anche il bambino ha un segno più piccolo sulla fronte.

Preghiera alla Madonna dello Schiaffo

O Maria, il tuo dolce sguardo di Madre ci lascia confusi ed umiliati: i segni di violenza sul tuo volto raccontano la nostra storia di egoismo, dicono le nostre risposte ingrate ai tuoi infiniti gesti di amore.

Abbiamo bisogno di avvertire il calore della tua carezza, o Madre: nelle ore buie delle nostre solitudini, nei deserti aridi delle nostre latitanze e soprattutto nell’ultima ora della nostra vigilia.

Rendi mite il nostro cuore, magnanimo il nostro amore, alla scuola del Tuo Figlio Gesù. Sostieni le nostre famiglie e insegna loro l’arte del perdono:
fa crescere nelle nostre comunità il rispetto accogliente e solidale: restituisci al mondo la nostalgia di Dio, sorgente di riconciliazione e di pace.

Fa’ che ascoltiamo, o Maria, il tuo invito ad amare tutti gli uomini e a guardare Gesù, il figlio tuo, stella polare del nostro cammino terreno.

Amen

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