22 marzo: la Madonna Addolorata di Castelpetroso appare a numerosi testimoni

La Vergine Addolorata di Castelpetroso si manifesta a due umili donne. Ma è solo la prima di una serie di apparizioni accompagnate da guarigioni miracolose.

Madonna di Castelpetroso
Madonna di Castelpetroso – lalucedimaria.it

Che la Vergine Maria abbia una predilezione per gli umili – tali del resto erano i pastori che poterono assistere alla nascita del Salvatore – è più che assodato. Anche apparendo a Castelpetroso (paese vicino a Isernia, in Molise) nel 1888 la Madonna sceglie gli umili, esattamente come a Lourdes e poi a Fatima.

A dirlo sono il mestiere delle due veggenti: Fabiana Cicchino, detta Bibiana, 35 anni, semplice e umile contadina nata e residente a Castelpetroso, e Serafina Valentino di 34, anche lei contadina di Castelpetroso. È il 22 marzo 1888. Bibiana è alla ricerca di un agnellino disperso quando vede una luce abbagliante sprigionarsi da una grotta.

Attirata dallo sfolgorio promanante da una fessura in una roccia, in alto, che si allarga a grandezza umana, la donna si avvicina. È a quel punto che al centro della luce le appare la Madonna in aspetto di Addolorata. La Santissima Vergine è semi inginocchiata, con le mani allargate e gli occhi rivolti al cielo.

L’Addolorata si presenta così: in atto di implorazione e offerta. Ai piedi della Madre giace il Figlio Gesù morto, ricoperto di sangue e delle piaghe della Passione. Anche Serafina assiste alla scena, senza però vedere nulla. Vede invece dieci giorni dopo, il 1° aprile, festa di Pasqua. Le due contadine tornano sulla scena dell’apparizione che si ripete anche in quella occasione.

Stavolta anche Serafina vede la Madonna che non parla né lascia messaggi. La notizia delle apparizioni si diffonde rapidamente attirando una folla sempre più numerosa. Il vescovo di Bojano, Francesco Macarone Palmieri, inizia a indagare per appurare la veridicità dei fatti. Anche papa Leone XIII manda un delegato pontificio incaricato di vigilare su quanto accaduto.

Addolorata di Castelpetroso, iniziano le guarigioni miracolose

Tre mesi dopo la prima apparizione – il 26 settembre – è lo stesso vescovo Palmieri a recarsi alla grotta dove può constatare che le due contadine non si erano inventate nulla. Anche lui vede la Vergine Addolorata. Cominciano le guarigioni miracolose. Una di queste riguardò Carlo Acquaderni, direttore della rivista mariana “Il Servo di Maria”.

Santuario di Castelpetroso
Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso (Foto Instagram @basilicaaddolorata) – lalucedimaria.it

Carlo è il fratello di Giovanni Acquaderni, fondatore nel 1867 dell’Azione Cattolica maschile e figura di spicco del laicato cattolico. Nel novembre del 1888 si reca alla grotta insieme al figlio Augusto, condannato a morte certa dalla tubercolosi ossia, allora incurabile, per chiedere la guarigione del figlio.

Le sue preghiere vengono esaudite. Augusto guarisce dopo aver avuto entrambi, padre e figlio, la stessa visione della Vergine nella grotta e bevuto l’acqua sgorgata da una piccola polla vicino alla rupe delle apparizioni.  Molte altre persone, personaggi influenti o semplici fedeli, potranno assistere alla stessa apparizione dalla fenditura che sovrasta la grotta. 

Dopo questo episodio Carlo Acquaderni promuoverà, insieme al vescovo Palmieri, una raccolta fondi per la costruzione di un santuario. La prima pietra verrà posata il 28 settembre 1890, mentre la consacrazione e l’inaugurazione avranno luogo il 21 settembre 1975. Il 6 dicembre 1973, con decreto di Papa Paolo VI, la Vergine Addolorata venerata nel Santuario di Castelpetroso era stata dichiarata Patrona del Molise

Preghiera alla Madonna Addolorata di Castelpetroso

Vergine Addolorata di Castelpetroso, umilmente raccolti ai piedi della Tua sacra Immagine, ti invochiamo con il saluto dell’Arcangelo Gabriele e con gli stessi accenti del tuo Cantico lodiamo e glorifichiamo il Signore Onnipotente e Misericordioso per le meraviglie che in Te ha compiuto per opera dello Spirito Santo.
Ti ringraziamo per aver scelto la piccola rupe di Cesa tra Santi per mostrarti a noi e, attraverso noi, al mondo intero Corredentrice e Mediatrice, nel gesto sacrificale che offre al Padre il Figlio Gesù, l’Agnello di Dio immolato per la nostra salvezza eterna.
Ti supplichiamo di renderci pronti e generosi a testimoniare l’amore del Padre nei fratelli, particolarmente i poveri, i malati, gli afflitti e i lontani.
In questo terzo millennio cristiano sii Tu, per ognuno di noi e per la nostra Chiesa, o Vergine Benedetta, la «Stella che guida con certezza i passi incontro al Signore», per partecipare degnamente alla sua divina opera di Redenzione.
Amen!

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