La festa di oggi ci porta oltre oceano a Honolulu, qui si trova la magnifica Basilica dove Maria è venerata come Nostra Signora della Pace, unisce il mondo orientale e occidentale.
Il cuore pulsante della fede delle Hawaii è la Cattedrale. In molti conoscono la storia di quest’isola grazie a San Damiano de Veuster e Santa Madre Marianne, ma per approfondire la storia della venerata icona di Nostra Signora della pace dobbiamo andare molto indietro nel tempo.
Nella Toledo del 655, precisamente il 18 dicembre, la Madonna apparve a sant’Ildefonso, uomo mite e pacifico. Era il tempo in cui la Spagna era occupata dai musulmani. La Vergine lodava Ildefonso per la sua lealtà a Gesù e gli donò dei paramenti liturgici, a nome di Suo Figlio.
Anche i musulmani ne vennero a conoscenza. La notizia dell’apparizione si diffuse subito in tutta la città e fu di sprone per tutta la popolazione cristiana.
Una storia che arriva da molto lontano
Da questo momento cominciarono a confidare nell’aiuto della Vergine per la riconquista della libertà dai musulmani. La devozione e la titolazione alla Madonna nacquero e si diffusero subito, ma le preghiere di liberazione saranno esaudite solo nel 1085.
I cristiani riconquistarono Toledo e i mori scapparono definitivamente il 23 gennaio. Il sovrano Alfonso VI consacrò alla Madonna questa vittoria e decise di fissare la Festa della Signora della Pace l’indomani della fuga dello straniero invasore.
Il cortile dove oggi sorge la Cattedrale è il punto preciso dove sorse la missione di san Damiano de Veuster. Era un lebbrosario. San Damiano era missionario dei Sacri cuori di Gesù e Maria. Al suo arrivo sull’isola trovò una situazione terribile. I lebbrosi erano ammassati e abbandonati, lontano dagli occhi e dalle cure di tutti, soli in attesa della morte. Iniziò a prendersene cura con quell’amore e compassione che il Vangelo ci chiede.
San Damiano in quest’opera bellissima non fu solo, si poté avvalere dell’aiuto di Madre Marianne Cope, fondarono sull’isola maledetta il primo ospedale. Era piccolo per le necessità.
Nostra Signora della Pace e la devozione di due santi
Aveva solo cento posti ma mediamente ospitava almeno il doppio delle persone. Anni dopo la dolce suora costruirà un vero e proprio ospedale, il Malulani Hospital, il primo ospedale generale Maui per curare ogni tipo di malattia.
C’era poi anche il problema dei bambini figli delle persone affette da lebbra. I nati sani se a contatto con gli ammalati si sarebbero contagiati. Suor Mariane e Padre Damiano fondarono anche una casa per accoglierli e prendersene cura. Tutta lo loro vita fu spesa per assicurare cure e una assistenza dignitosa ai malati di lebbra.
Oggi nella Basilica di Nostra Signora della Pace giace il corpo di Suor Marianne e una reliquia di San Damiano. Essi sono stato un esempio concreto di ora et elabora, sono riusciti a portare un po’ di pace nella vita di tanti sofferenti.
Preghiera a Nostra Signora della Pace
Regina della Pace Aiutaci, dolce Vergine Maria,
aiutaci a dire: ci sia pace per il nostro povero mondo.
Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace, ottieni pace per noi.
Tu che accogliesti in te il Verbo della pace, ottieni pace per noi.
Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace, ottieni pace per noi.
Tu che sei vicina a Colui che riconcilia e dici sempre sì a Colui che perdona,
votata alla sua eterna misericordia, ottieni a noi la pace.
Astro clemente nelle notti feroci dei popoli, noi desideriamo la pace.
Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli, noi aspiriamo alla pace.
Ramoscello di ulivo che germoglia nelle foreste bruciate dei cuori umani,
noi abbiamo bisogno di pace.
Perché siano finalmente liberati i prigionieri, gli esiliati ritornino in patria,
tutte le ferite siano risanate, ottieni per noi la pace.
Per l’angoscia degli uomini ti chiediamo la pace.
Per i bambini che dormono nelle loro culle ti chiediamo la pace.
Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case ti chiediamo la pace.
Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra,
stella che risplendi nelle notti dell’assurdo, ti chiediamo la pace. Amen.
