La Chiesa Cattolica commemora, nella giornata odierna, una figura importantissima: il Vescovo e Dottore della Chiesa, San Francesco di Sales. Ma non tutti sanno quale fu il miracolo che determinò la sua canonizzazione.
Francesco di Sales divenne Santo durante il Pontificato di Papa Alessandro VII, il 19 aprile 1665. Vediamo qual è stato il miracolo che lo ha reso Santo.
San Francesco di Sales (1567 – 1622) rappresenta uno degli esempi più chiari della chiarezza espositiva e della dottrina ecclesiastica.
Non a caso, il 19 luglio del 1877, il Pontefice Pio IX lo proclamò tra i Dottori della Chiesa. Il Santo, dopo un’eccellente formazione, attraverso la quale decise poi di abbracciare la vita in Cristo, si dedicò in maniera particolare alla predicazione. Note sono le vicende legate al suo operato in Svizzera, soprattutto a Ginevra. Il suo grande carisma e le sue importanti doti intellettuali lo hanno poi portato a svolgere un eccellente lavoro durante il suo episcopato.
Il Santo divenne infatti Vescovo titolare di Nicopoli, per poi essere chiamato alla guida della diocesi di Ginevra. San Francesco di Sales, tra l’altro, fu un importantissimo autore di opere di dottrina. Ricordiamo, in modo particolare, una delle sue opere più importanti, “Introduzione alla vita devota (Filotea)“. Francesco di Sales divenne Santo durante il Pontificato di Papa Alessandro VII, il 19 aprile 1665. Vediamo qual è stato il miracolo che lo ha reso Santo.
Com’è noto, ai fini della canonizzazione, è necessario un secondo miracolo, dopo quello richiesto per la beatificazione. Nel caso di San Francesco di Sales, si fa riferimento al miracoloso caso di Girolamo Gelin, risalente al 1623, pochi mesi dopo la morte del Santo Vescovo. Era il 30 aprile di quell’anno, quando il giovane (aveva quattordici anni) Girolamo, stava attraversando un fiume insieme al fratello minore Francesco. Nell’attraversare le acque, il giovane cadde e venne travolto dalle acque.
Dopo ore di ricerche, il corpo del giovane fu ritrovato, privo di vita. Lo stesso fratello lo descrisse come “gonfio e brutto”. La gente, passando per le vie, si allontanava dal corpo del ragazzo, a causa del “lezzo” che emanava. Il miracolo avvenne quando Giacomo, di colpo, alzò il suo braccio, invocando San Francesco di Sales. Alcune persone, a quella visione, fuggirono, altri gridarono al miracolo. Il 4 maggio di quell’anno, il parroco della vicina Les Ollieres si recò ad Annecy, insieme ai fratelli Gelin, per ringraziare il venerato Francesco di Sales.
Glorioso San Francesco di Sales,
il tuo nome porta la dolcezza del cuore più afflitto;
le tue opere stillano il miele più scelto della pietà;
la tua vita fu un continuo olocausto di perfetto amore,
pieno di vero gusto per le cose spirituali e
del generoso abbandono nell’amorosa volontà divina.
Insegnami l’umiltà interiore,
la dolcezza del viso e l’imitazione di tutte le virtù
che hai saputo copiare dai Cuori di Gesù e Maria.
Amen
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