Oggi si ricorda la Madonna della Rocca, in Veneto, la cui antica devozione è legata ad un’apparizione e alla liberazione della popolazione dall’oppressione tirannica.
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A Cornuda, in provincia di Treviso si trova il Santuario della Madonna della Rocca, che si ricorda oggi, 25 febbraio. La venerazione per la Madonna Annunziata è antica e, secondo la tradizione è legata sia ad un’apparizione che ad un evento di liberazione, quando il popolo era oppresso dal tiranno Ezzelino.
La devozione popolare ha dato vita prima ad una cappella e poi ad un Santuario che rimane ancora oggi e sorge su una collina a 349 metri di altitudine.
La Madonna della Rocca appare e aiuta il popolo a liberarsi dalla tirannia
Come risulta da una bolla pontificia del 1245 nella Pieve di San Martino in Cornuda sorgeva una piccola chiesetta dedicata alla Vergine Annunziata di proprietà del vescovo di Treviso. Successivamente, quando il crudele tiranno Ezzelino da Romano prese possesso di quelle zone si impadronì anche di quella cappella.
Questo tiranno era talmente crudele che il comune sentire lo considerava il figlio del demonio. Era così che veniva appellato perché aveva realizzato delle prigioni a Cornuda dove lasciava morire di fame chi veniva incarcerato.
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Non si conoscono informazioni certe e dettagliate, ma la tradizione popolare attribuisce l’origine del culto mariano in quella località ad un’apparizione della Beata Vergine Maria.
La Madonna apparve su un masso roccioso dove si trovava una grande quercia. Quella quercia secolare rimase in vita fino al 18 maggio 2008. Quel giorno è crollata mezz’ora prima della discesa della statua della Madonna dal Santuario alla chiesa di Cornuda.
La Madonna della Rocca compie altri miracoli
In questa devozione preesistente si innesta il culto della Madonna della Rocca con la costruzione della cappella. Quando poi avvenne la liberazione del popolo dall’oppressione del crudele tiranno Ezzelino si attribuì la grazia all’intercessione della Madonna a cui si erano rivolti i fedeli in supplica.
L’apparizione e la grazia della liberazione non furono però i soli miracoli avvenuti. Nel 1695 ci fu un forte terremoto nella zona e la Madonna, invocata dai suoi fedeli, diede la sua protezione. Era il 25 febbraio, ed è la data scelta per rendere omaggio alla Madonna della Rocca.
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Ad intensificare la devozione ci fu un altro prodigio accaduto nel 1725, di cui si ha traccia in un manoscritto del 1750.
Pier Francesco Recco, un ragazzo di 12 anni, insieme ad un amico stava cercando di staccare un pezzo di pietra dalla roccia in quel luogo. All’improvviso si stacca un masso più grande che lo travolge schiacciandolo.
Rischiando la vita il ragazzo invoca l’aiuto della Madonna esclamando “Maria, Vergine di Rocca, salvami!”. Miracolosamente ne esce illeso. L’evento è ricordato anche in una tavoletta votiva che si trova nell’attuale santuario, a lato dell’altare.
Il santuario della Madonna della Rocca ieri e oggi
L’antica chiesetta nel 1450 fu fatta restaurare dalla nobildonna Caterina da Coderta e si trasformò in un eremo maschile. Successivamente al posto dei monaci andarono ad abitarci delle monache.
Nel tardo Seicento, alla cappella originaria fu annesso un complesso architettonico e il luogo nel corso del tempo divenne meta di pellegrinaggio. Il 25 febbraio si fa una processione in memoria dell’evento del 1695, che anticamente veniva svolta dalle persone a piedi scalzi.
Altre processioni verso la Madonna della Rocca vengono fatte dalle parrocchie dei comuni limitrofi in diversi giorni dell’anno. Attualmente la gestione del santuario è affidata alle Missionarie dell’Immacolata, che prestano servizio di accoglienza e animazione per i pellegrini.
Quanto alla statua della Madonna, oggetto di venerazione, non si conoscono le origini. È rappresentata con il Bambino in braccio, ricoperta di stoffe preziose e incastonata in una nicchia di legno dipinto d’oro e decorata con cristalli.
Preghiera alla Madonna della Rocca
O Vergine benedetta, che sei venerata
in questo Santuario della Rocca,
tu che ci hai accolto come figli
sul colle della Croce, ascolta la nostra
preghiera e intercedi dal tuo Figlio
le grazie di cui abbiamo bisogno.
O Maria, madre della speranza,
veglia sul nostro cammino, perché
fuggendo il male, possiamo vivere
nella grazia di Gesù Cristo nostro Redentore.
A te che sei la madre di tutti, ci
affidiamo con totale confidenza e con
la certezza di essere ascoltati, ti
domandiamo di ottenere da Gesù anche
quanto ora ci sta a cuore, se è conforme alla volontà del Padre.
Aiutaci a seguire, imitando l’esempio della
tua vita umile ed obbediente, Gesù Salvatore,
così che cantiamo ora con riconoscenza la
tua lode, sicuri di poterla poi cantare
insieme a Te nella casa del Padre.
Amen.