Santa Valburga con una famiglia di santi, ha contribuito ad evangelizzare la Germania nellâVIII secolo anche con al fondazione di monasteri.Â
Oggi, 25 febbraio, si ricorda santa Valburga, che nellâVIII secolo ha dato un forte impulso allâevangelizzazione della Germania. Di origine anglosassone, apparteneva ad una famiglia composta da varie personalitĂ di santi. Il padre è san Riccardo del Wessex e i fratelli, san Villibaldo e san Vunibaldo.
La sua nascita si fa risalire al 710 cira nel Wessex, la contea in cui il padre regnava. La madre si chiamava Wuna. Valburga si formò quindi in una famiglia in cui la santitĂ era palpabile. Anche lei seguĂŹ lâesempio dato dal padre e come i suo i fratelli intraprese ben preso la strada dellâevangelizzazione.
Santa Valburga fu badessa nellâabbazia di Wimborne nel Dorset. Insieme ai suoi due fratelli  fece poi parte del gruppo di monaci e monache che aiutarono papa san Bonifacio a diffondere il cristianesimo in Germania. Villibaldo fondò a Heidenheim un monastero doppio, nel quale Vunibaldo fu abate della parte maschile e Valburga badessa di quella femminile. Quando morĂŹ Vunibaldo, intorno al 761, toccò a Valburga prendere in mano le redini e governare lâintero monastero.
Sotto la sua guida lâabbazia continuò ad essere un centro di forte irradiazione religiosa e culturale. Non mancava neanche lâaspetto caritativo poichĂŠ lei e le sue monache fornivano un forte sostegno e aiuto alla gente del luogo. Vivevano secondo la tradizione benedettina unendo vita attiva e contemplativa.
Allâinterno del suo monastero vi erano infatti anche figure di monache scrittrici come Ugeburga, che poi diventò la biografa dei due fratelli Villibaldo e Vinnibaldo. Santa Valburga guidò il monastero per 18 anni fino alla sua morte avvenuta il 25 febbraio 779.
Dopo la sua morte si diffuse una forte venerazione popolare che perdurò nel tempo. Dichiarata santa per acclamazione popolare, nellâ 893 ci fu una cerimonia in cui si diffusero alcune sue reliquie, e venne considerata come una solenne canonizzazione. In quel periodo il vescovo di Eichstätt fece traslare il corpo di Valpurga nella sua cittĂ natale. Alcune reliquie furono portate in Francia e altre nelle Fiandre.
Avvenne un prodigio: dalla sua nuova tomba per qualche tempo trasudò una sostanza liquida che avrebbe sarebbe stata taumaturgica. Furono istituite due feste in suo onore: una nellâanniversario della sua morte, ed unâaltra nel giorno della sua traslazione a Eichstätt, che aveva avuto luogo il 1° maggio 870.
Una tradizione appartenente al mondo pagano pre-cristiano si legò alla figura di santa Valburga. Si credeva che la notte sul 1° maggio una moltitudine di streghe svolgeva deliranti festini in mezzo a âun nebbione dâinfernoâ, mentre âirrompe a fiumi un furibondo canto di magiaâ, come descritto nel Faust di Goethe. Per questa casuale coincidenza cronologica, lâimmaginaria notte delle streghe venne anche chiamata ânotte di santa Valpurgaâ.
Il re di Francia, Carlo III il Semplice, che era molto devoto a santa Valburga, nel suo palazzo ad Attigny fece costruire un santuario a lei dedicato. La sua memoria liturgica ricorre, dunque, nellâanniversario del giorno della sua morte il 25 febbraio, ma ci sono anche altre date celebrative a Eichstätt e Zutphen in cui le viene reso omaggio.
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