La Madonna della Bocciola trasmette un messaggio speciale per tutti attraverso la bocca di una bambina e vince lo scetticismo con ben due miracoli.

Madonna della Bocciola – lalucedimaria.it
Ci troviamo a Vacciago, nel Novarese, agli inizi del XVI secolo. Una pastorella di nome Giulia Manfredi è impegnata al pascolo con il suo gregge in località Ameno, vicino a una cappella che ospita l’immagine della Madonna col Bambino Gesù.
È il 28 marzo del 1543, un sabato pomeriggio, e la piccola, muta fin dalla nascita, si accorge dello sfolgorare proveniente da un pruno selvatico ((bocciolo nel dialetto locale; cioè su un alberello di bosso). Nella luce le appare la Vergine Maria con il Bambino.
La Madonne la parla e le dice di gradire molto le preghiere che Giulia era solita recitare con grande devozione. Presto l’avrebbe accolta in Paradiso ma prima le dice di riferire un messaggio da trasmettere a tutti gli abitanti del luogo.
La Madre di Dio chiede di considerare sacro, oltre alla domenica, il pomeriggio del sabato. Se gli abitanti lo avessero solennizzato in suo onore, riposando anche il sabato pomeriggio, avrebbero avuto da lei una speciale protezione.
I due miracoli della Madonna della Bocciola
Malgrado non possa parlare, Giulia esegue quanto richiesto dalla Vergine. La fanciulla si reca prontamente in città per portare a tutti il messaggio affidatole dalla Madonna. Una volta arrivata in città, le parole cominciano miracolosamente a uscire dalla sua bocca.
Con voce soave la pastorella racconta dell’apparizione e trasmette a tutti il messaggio. Ma ecco il secondo miracolo. Come Giulia completa il messaggio, le campane cominciano a suonare a stormo da sole. Non c’era nessuno infatti che le stesse suonando.

I dubbi degli increduli vengono definitivamente vinti da questo secondo miracolo e viene introdotta l’usanza del riposo del sabato. Con altrettanta rapidità si erige una chiesetta devozionale. Ancora oggi una lapide posta nel 1852 sul ciglio della strada che da Vacciago conduce a Miasino ricorda l’apparizione della Regina celeste.
Nel 1628, visto l’accorrere di numerosi fedeli, verrà eretto un più ampio santuario dove si provvederà a incorporare l’immagine della Madonna col Bambino. In una teca si conservano alcuni frammenti del pruno su cui era apparsa la Vergine.
Negli anni si registrano numerosi miracoli attribuiti all’intercessione della Madonna della Bocciola: temporali sventati, piogge benefiche, guarigioni di malati gravissimi, salvezza nel corso di incidenti. Nel 1844 papa Gregorio XVI conferirà il titolo ufficiale di “Santuario” alla chiesa.
Preghiera alla Madonna della Bocciola
O Regina della Bocciola, Madre di Dio e Madre nostra, sei comparsa in questa incantevole terra del Cusio per donare la Tua bontà e predilezione celeste. Genuflesso di Tuoi piedi io Ti venero con tutta Umiltà e l’amore con cui la giovane Giulia Manfredi merita il Tuo sguardo benevolo.
Tu che a lei hai donato con la Tua visione il suono della voce, la promessa del Paradiso e una pioggia di Grazie per quanti Ti sarebbero stati devoti nel Tuo Santuario, mostrati pietosa anche verso di me, ascolta le mie suppliche, sostieni le mie speranze, alleggerisci le mie pene. Con filiale abbandono io mi pongo sotto la Tua materna protezione.
Mi minacciano difficoltà spirituali e materiali di ogni genere, tu intercedi le grazie di quel Figlio Divino che tenevi tra le braccia nella Tua apparizione e da Cui che nulla Ti nega, ottienimi tutti i favori di cui ho bisogno: una fede umile, una speranza sicura, una carità ardente e col perdono delle mie colpe la perseveranza finale e quelle grazie che io Ti domando per me, per i miei cari e per quanti sono ammalati, sofferenti, e bisognosi di conforto.
Particolarmente io Ti imploro quella grazia speciale che tanto mi sta a cuore (.) e per la quale, nella certezza del Tuo aiuto, Ti prometto la mia riconoscenza e il mio amore. Amen.