3 dicembre, Madonna del Latte Dolce: la preghiera che accompagna le neo mamme

Un miracoloso quanto particolare affresco emerge dalle mura di un’antica chiesetta: da lì nascerà una devozione molto sentita, quella alla Madonna del Latte Dolce. 

quadro della madonna del latte dolce
lalucedimaria.it

In particolare, la devozione sarà delle mamme che allattano, e da questa dolce devozione, deriverà il nome di un grande quartiere della città.  Nel ripulire i muri, infatti, si scopre con grande sorpresa, un affresco che rappresenta la Madonna in un momento tenerissimo: sta allattando Gesù Bambino.

L’affresco viene fuori dai resti di quella che probabilmente era la chiesetta campestre più antica di Sassari, in Sardegna, o almeno quella di cui si avevano più antiche notizie.

Nasce la devozione alla Madonna del Latte Dolce

Nell’anno 1177, lì venne fondato un ospedale per la cura della lebbra e, sempre in quel periodo, venne costruita la piccola chiesa, intitolata in origine a San Leonardo. Solo in seguito arrivò la dedica alla “Madonna del Latte Dolce”.

Agli inizi dell’Ottocento, quando l’ospedale non era più in funzione e l’edificio sacro praticamente andato in rovina, iniziò a frequentarlo un uomo che voleva dedicarsi alla vita contemplativa ed isolata dal mondo. Nel ripulire i muri, scoprì un affresco che rappresentava la Madonna, in atto di allattare il Bambino.

Subito la popolazione interpretò quel segno come un miracolo. A quel punto l’edificio venne ripristinato. Così Maria cominciò ad essere invocata e venerata in questo luogo con il nome di “Madonna del Latte Dolce”. Da quel momento, da ogni parte della Sardegna cominciarono ad arrivare uomini e donne in pellegrinaggio, percorrendo un sentiero di campagna.

L’inizio dei pellegrinaggi

I ricordi della chiesetta immersa nella campagna, accessibile soltanto attraverso un viottolo, diventarono così sempre più distanti. Numerosi pellegrinaggi cominciarono a svolgersi lungo tutto il percorso, assumendo quasi la forma di atti di mortificazione.

Ad esempio, nel mese di ottobre molti fedeli erano soliti partire all’alba per giungere alla chiesetta campestre in tempo per la prima Messa, in modo che si potesse, poi, a tornare giusto in tempo per recarsi al lavoro.

I pellegrinaggi vennero frequentati in special modo dalle madri che avevano partorito da poco. In particolare, da quelle che avevano qualche difficoltà per l’allattamento. Queste donne infatti si rivolgevano all’effigie della Madonna del Latte Dolce, intenta ad allattare Gesù. Dando vita un’immagine molto singolare, una delle più note e amate di tutta la Sardegna.

Oggi a Sassari, con il termine Latte Dolce si è passati nel tempo ad indicare, da una chiesa di campagna, uno dei quartieri più grandi della città, in corrispondenza della località che si chiamava di Bosove.

La chiesetta costruita intorno all’immagine miracolosa oggi si trova così immersa in uno dei più popolari e trafficati quartieri cittadini. Mantenendo tuttavia la sua spiritualità, che accoglie i fedeli ogni volta che si recano in questo luogo per invocare la protezione della Madonna del Latte Dolce.

facciata del santuario della madonna del Latte Dolce
Facciata del santuario della Madonna del Latte Dolce – lalucedimara.it

Preghiera alla Madonna del Latte Dolce

Veglia, o Regina d’amore e di dolore,

Benedici, o Maria, tutte le mamme,

Fortifica, o Maria, tutte le mamme,

Santifica, o Maria, tutte le mamme.

Veglia sulle madri addolorate.

Benedici le loro gioie e i loro dolori.

Fortificale nella loro insostituibile missione.

Santificale donando loro il Frutto del tuo seno.

Ti preghiamo, o Signore:

Per tutte le mamme che consumano la loro vita,

giorno dopo giorno, a servizio dei figli,

e serenamente affrontano il “terribile quotidiano”,

perchè trovino in Te

il sostegno e la forza di continuare

anche nei momenti di stanchezza e di sfiducia

Ti preghiamo, o Signore.

Per tutte le mamme che piangono

gli errori e le cadute dei figli,

e soffrono di sentirli lontani,

perchè nella fede riscoprano il motivo vero

della loro dedizione completa,

anche nell’ora dell’abbandono,

Ti preghiamo, o Signore.

Per tutti i genitori che,

distratti da molteplici impegni,

rischiano di dimenticare

che non si educa con le parole,

ma con l’esempio e la coerenza,

perchè trovino il coraggio di verificare la vita

alla luce dell’esempio di Maria,

Ti preghiamo, o Signore.

Amen

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