Una giovane riceve una diagnosi infausta dai medici. Lei non cede allo sconforto e si rivolge a Maria: Nostra Signora delle Novene ascolta le sue preghiere e interviene in maniera inaspettata.
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I medici avevano dato ormai per spacciata Fortuna Agnelli, una giovane donna di Napoli devota alla Madonna del Santo Rosario di Pompei. È il 1884 e per Fortuna non sembra esserci davvero nulla da fare. Il brutto male che le hanno trovato i medici e che le arreca tanta sofferenza è risultato essere incurabile.
I dottori le suggeriscono di prepararsi alla morte. Così Fortuna inizia insieme ai parenti una novena alla Vergine. Ed ecco che il 3 marzo accade qualcosa di assolutamente inaspettato: la Madonna stessa appare alla giovane malata. Alla moribonda si presenta una meravigliosa Signora come quella raffigurata nell’immagine tanto venerata a Pompei.
Fortuna non si sbaglia: davanti a lei ha proprio la Regina del Rosario, in trono insieme al Bambino Gesù e affiancata da san Domenico di Guzmán e santa Caterina da Siena. In realtà nel quadro non appare santa Caterina ma santa Rosa da Lima. Ma tutti, compresa Fortuna, scambiano queste due sante e la Vergine deve aver deciso che non era il caso di non confondere ulteriormente la giovane malata.
Al tempo dell’apparizione a Fortuna il quadro era stato finalmente restaurato. A portarlo nella cappella di Pompei (che poi sarebbe diventata basilica) era stato il beato Bartolo Longo nel 1975. Si trattava di un dipinto di poco prezzo (Bartolo era senza soldi) e piuttosto rovinato. Un rigattiere lo aveva avvolto in un lenzuolo e trasportato a Pompei sopra un carro pieno di concime.
Nostra Signora delle Novene appare a Fortuna con una richiesta particolare
La Madonna parla a Fortuna e le dice di recitare tre novene di Rosari. Le confida anche di apprezzare molto questa preghiera. Fortuna esegue quanto richiesto dalla Vergine e gradualmente sente che il suo corpo recupera le forze, fino a guarire completamente dalla malattia che la stava uccidendo.
A guarigione avvenuta, la Madonna le appare ancora. Stavolta Maria le rivela che chiunque desideri una grazia speciale da Lei non deve fare altro che recitare i cinque misteri della corona del Rosario per cinquantaquattro giorni consecutivi. A seguito di questo avvenimento straordinario numerose grazie e benedizioni sono avvenute.
Ancora oggi i segni continuano a manifestarsi a chi si avvicina con cuore puro e sincero a questa devozione particolare, nota con l’attribuzione del titolo di Nostra Signora delle Novene.
Preghiera alla Madonna del Rosario di Pompei
O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario,
Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante
hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei
soggiorno di morti pagani.
Da quel luogo dove erano adorati gli idoli e i demoni,
Tu oggi, come Madre della divina grazia,
spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie.
Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria,
anche sopra di me gli occhi tuoi benigni,
ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso.
Mostrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata,
vera Madre di misericordia:
mentre io con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Regina del Santo Rosario.
Salve Regina…