Sacerdote torinese, san Leonardo Murialdo si adoperò con molteplici attività caritative. La sua vita spirituale ebbe una svolta decisiva dopo una Confessione.

Fondatore della Pia Società di San Giuseppe, san Leonardo Murialdo, che si ricorda oggi 30 marzo, era un sacerdote torinese. Nato a a Torino il 26 ottobre 1828, era l’ottavo figlio di una famiglia borghese. Ha modo di studiare presso nel collegio dei Padri Scolopi di Savona dove riceve una buona formazione religiosa.
Durante l’adolescenza, però, vive un lungo periodo di irrequietezza spirituale. Conclude gli studi di filosofia a Torino e si laurea in teologia presso la Regia Università della città. Già dalla prima giovinezza aveva avvertito la chiamata alla vita sacerdotale, ma la profonda crisi esistenziale che ha vissuto lo ha portato a mettere da parte questa scelta.
Avviene però qualcosa che rappresenta la svolta: una conversione radicale che gli fa prendere la decisione più importante. E tutto questo avviene grazie al sacramento della Confessione.
Santo di oggi 30 marzo: San Leonardo Murialdo
È una Confessione generale che gli cambia il cuore: ricevendo quel sacramento scopre l’immensa misericordia di Dio e si dissipano le tenebre dal suo animo. Decide così di farsi sacerdote. Aveva 17 anni, poi l’ordinazione sacerdotale avviene il il 20 settembre 1851.
Conosce san Giovanni Bosco mentre svolge il ruolo di catechista dell’Oratorio dell’Angelo Custode. IL santo sacerdote lo apprezza e lo convince ad accettare la direzione del nuovo Oratorio di San Luigi a Porta Nuova. Svolgendo questo compito viene a contatto con i poveri e inizia a dedicarsi a loro.
Andava a visitarli nelle loro case, si prende a cuore i loro problemi e si adopera per un’attività apostolica ed educativa che porta i suoi frutti. Per il suo operato Don Bosco lo chiama con sé in occasione dell’Udienza che gli era stata concessa dal beato papa Pio IX nel 1858.
L’importanza della preghiera
Il motto di san Leonardo Murialdo era “L’uomo che prega è il più potente del mondo” a sottolineare la fondamentale necessità della preghiera. Senza la preghiera, che nutre e alimenta il rapporto con il Signore, non ci può essere nessuna azione caritativa autentica e cristiana.
La preghiera è la base di ogni atto di carità, che si differenzia dalla filantropia e si innesta in Cristo per essere davvero amore donativo, puro ed efficace. A questo proposito scriveva anche “ la preghiera è l’anima e la forza dell’uomo. Sia fatta con umiltà, confidenza, perseveranza. Non basta, però, pregare, bisogna pregare bene, cioè con il cuore“.
Le attività svolte da san Leonardo Murialdo erano tante: fonda l’Associazione della Buona Stampa e nel 1876 è tra gli ideatori, insieme al Venerabile Paolo Pio Perazzo, del giornale “La Voce dell’Operaio”, che oggi è il settimanale diocesano “La Voce del Popolo”.
L’amore di Dio trasmesso agli altri
Viaggia spesso nel Sud d’Italia per conoscere le realtà assistenziali delle altre città. Il 19 marzo 1873, fonda la Pia Società Torinese di San Giuseppe. Era sempre con il sorriso e trasmetteva la gioia della fede.
Diceva: “Dio mi ama. Che gioia! Che consolazione! Dio mi ama di amore eterno, personale, gratuito, infinito e misericordioso. Dio mi ama. Egli non si dimentica mai, mi segue e mi guida sempre. Lasciamoci amare da Dio!“.
I suoi insegnamenti erano semplici e arrivavano al cuore di tutti in modo immediato. Per spiegare le principali verità cristiane usava dire: “Il Presepio con Gesù bambino: egli ci insegna umiltà, povertà, rassegnazione. Il Calvario con Gesù crocifisso: è cattedra che insegna le grandi verità dell’amore di Dio per gli uomini e dell’amore degli uomini per Dio. L’Eucarestia con Gesù sacramento: è la perfezione dell’amore; Gesù viene a noi, ci ama, si unisce a noi“.
Nel 1873 fonda la Congregazione di San Giuseppe, che aveva come obiettivo la formazione della gioventù, in particolare quella più povera e abbandonata. La Torino della sua epoca è stata segnata da una grande fioritura di opere e di attività caritative che lui promuove fino alla sua morte, avvenuta il 30 marzo del 1900. Beatificato nel 1963 è stato canonizzato nel 1970.
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