Siamo nel pieno della guerra e anche lo Stato del Vaticano viene colpito dai bombardamenti, ma ecco che nel momento più tragico avviene un fatto straordinario da cui nasce la devozione alla “Madonna delle Bombe”.
L’unico vetro che non andò in frantumi nel palazzo colpito dai bombardamenti, era proprio quello che proteggeva l’immagine di Maria Santissima.
A Roma, tra il Palazzo dell’ex Sant’Uffizio e il Pontificio Oratorio di San Pietro, vi è un’immagine della Vergine con il Bambino benedicente, posta in uno spazio ricoperto da tendaggi aperti a baldacchino.
Si tratta di un affresco della Madonna delle Grazie, venerata come tale fino agli anni della guerra.
Fino al 1° marzo 1944 Roma, quando ci fu un terribile bombardamento nella zona del Vaticano. Le schegge che si originarono dal bombardamento, colpirono il Palazzo del Sant’Uffizio, penetrando anche negli appartamenti e mandandone in frantumi tutti i vetri.
L’unico vetro che non andò in frantumi, tuttavia, era proprio quello che proteggeva l’immagine di Maria, che rimase totalmente illesa.
Si decise di apportare alcuni abbellimenti all’immagine, incorniciandola di marmo bianco. L’edicola venne poi inaugurata dal Cardinale Borgongini Duca, che vi iscrisse questa parole: “Ab angelis defensa”, a memoria dell’evento straordinario che le conferì il nome di “Madonna delle Bombe”, e con la quale ancora oggi viene venerata.
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Preghiera alla Madonna delle Bombe
Dolce Vergine Maria,
tu che sei Regina della Pace,
dona a noi la pace che viene da Dio.
Riporta i nostri cuori al Cuore di tuo Figlio,
cosicché possano essere al sicuro
dalle intemperie della vita
e dagli attacchi nefasti del maligno.
Proteggici dalla guerra, o Maria,
Converti i cuori degli uomini,
affinché vivano tutti nella pace
che Gesù ci ha donato.
Amen.
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Ave o Maria…