La storia che ci porta a Loreto, cittadina in provincia di Ancona, vede come protagonista l’incredibile “viaggio” della Casa di Maria Santissima, trasportata dagli Angeli.
Perché la Santa Casa è arrivata proprio qui in Italia? Ecco cosa narra la storia.
Madonna di Loreto: la storia del volo degli angeli
Una storia, che alterna al suo interno, fede e tradizione, è quella che si accompagna alla Santa Casa di Loreto. Qui, nelle Marche, sul promontorio nei presi di Recanati, la posarono gli Angeli per difenderla dai pericoli e, ancora oggi, è lì sego della piena e completa devozione di tantissimi fedeli.
In quella casa Maria è vissuta e ha avuto l’annuncio della sua maternità dall’Arcangelo Gabriele. Si narra che la “Basilica della Santa Casa” sia nata proprio intorno alle mura della dimora in cui la Vergine ebbe la visita dell’Arcangelo Gabriele, che le annunciava la nascita di Gesù. Come sia arrivata quella casetta sacra, da Nazareth a Loreto, è ancora un grande mistero.
Agli inizi di maggio del 1291, secondo la tradizione alcuni angeli prelevarono la Santa Casa di Maria e la portarono via in volo, per proteggerla dall’invasione turca che, in quel periodo, occupava la Palestina. La lasciarono, il 10 maggio di quello stesso anno, a Tersatto.
Alcuni boscaioli, stupiti, trovarono la piccola dimora. In quel luogo però i pellegrini erano spesso preda di ladri e malfattori. Per questo motivo, gli angeli la sollevarono di nuovo e, questa volta, si diressero verso le Marche, depositandola nei pressi di Ancona, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora.
La casa di Maria trasportata dagli angeli
Ci restò per nove mesi. Poi gli angeli la risollevarono di nuovo e la portarono nei pressi di Porto Recanati. Lì c’era un boschetto, di proprietà di una nobildonna di nome Loreta, per cui i pellegrini dicevano: “Andiamo dalla Madonna di Loreta“, e da tale espressione popolare venne poi dato il nome alla cittadina di Loreto.
È in quella selvetta di Loreta, che — si dice — furono dei pastori a vedere una luce abbagliante uscire dalle nubi e, dietro la luce, la casa. Si trovava però troppo vicino al mare, esposta quindi ai pericoli delle incursioni saracene; inoltre anche lì cominciavano ad accorrere malfattori per derubare i fedeli venuti in pellegrinaggio.
Perciò, otto mesi più tardi, la Casa venne nuovamente spostata dagli angeli su un terreno di proprietà di due fratelli, i conti Simone e Stefano Rinaldi di Antici, che però presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini e a contendersi il denaro estorto ai devoti.
Alcuni passi storici raccontano, così, la Santa Casa di Maria: “L’alma chiesa di santa Maria di Loreto fu camera della casa della gloriosissima Madre del nostro Signore Gesù Cristo… La quale casa fu in una città della Galilea, chiamata Nazaret. E in detta casa nacque la Vergine Maria, qui fu allevata e poi dall’Angelo Gabriele salutata” – come raccolto da “Famiglia Cristiana”.
La festa voluta da Papa Francesco
E di nuovo, dopo soli quattro mesi, sempre gli angeli sollevarono la casa e la posarono, nel dicembre del 1294, al centro della strada che da Recanati conduce al porto, dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare, sulla cima del monte Prodo.
La tradizione lauretana, relativa al trasporto della casa di Maria, per opera di angeli da Nazareth a Recanati, è apparsa quanto mai suggestiva per la scelta della Madonna di Loreto quale Patrona degli aviatori. Il rapporto che lega la Madonna di Loreto ed il mondo aeronautico risale ufficialmente al 1920, quando venne proclamata “Aeronautarum Patrona” da Papa Benedetto XV.
Oggi, in occasione della festa liturgica, la Chiesa ricorda la Vergine Lauretana. Papa Francesco ha ufficialmente inserito nel calendario romano la festa della Madonna di Loreto il 10 dicembre.