Nel luogo dove è accaduto il triste avvenimento, si realizza la profezia annunciata molto tempo prima dal missionario.
A quel punto cominciano a manifestarsi, uno dietro l’altro, numerosi prodigi.
Gli omicidi perpetrati in quel bosco
Fuori “Porta del Brabante”, verso Lugo in provincia di Ravenna, si trova una chiesetta. Attaccato c’è un piccolo convento appartenente ai Padri Carmelitani, meglio noto come “la Celletta”, tanto che anche la strada stessa, con il tempo, ha preso lo stesso nome.
La strada conduce al bosco detto di “San Paolo e di Bagnarolo”. In questi boschi, spesso avvenivano delitti e crimini di varia natura. Tutti hanno all’origine la presenza di banditi che sono solito “occupare” quei boschi.
Un giorno, i banditi uccidono un capitano dell’esercito. Il ricordo dell’uomo, barbaramente assassinato, viene posto, dai parenti, su di un albero. Si tratta di una immagine in ceramica raffigurante la Madonna della Consolazione.
L’immagine però, dopo un po’, cade nel fossato sottostante, ai piedi dell’albero, rimanendo sepolta sotto il terriccio per molti anni.
Il ritrovamento dell’Immagine
Nel 1747 però il missionario Leonardo da Porto Maurizio, durante i suoi viaggi che si sono tenuti a Massa Lombarda dal 27 gennaio al 15 febbraio, profetizza il ritrovamento di uno speciale e particolare “tesoro”.
Parlando in piazza, di fronte alla folla, il futuro santo insiste continuamente sul fatto che presto sarebbe stato scoperto a Massa Lombarda un “tesoro”. Con la mano indica il bosco di Bagnarolo.
Bisognerà aspettare l’11 dicembre 1793 affinché un uomo, Giacomo Pasotti, si imbatta nell’immagine mentre sta scavando. La vanga che tocca l’immagine, si spezza all’istante, facendo rimanere l’uomo di stucco. Viene portata da un fabbro che subito si occupa di ripararla.
Anche l’immagine sacra, una volta ritrovata, viene riportata sull’albero, diventando in breve tempo oggetto di intensa venerazione popolare. Molti fedeli accorrono infatti in continuazione arrivando anche da luoghi lontani.
Ogni sera, un sacerdote si reca sul luogo per la recita delle Litanie. Iniziano, anche, a manifestarsi, uno dietro l’altro, numerosi miracoli.
Preghiera alla Vergine della Consolazione
O Vergine della Consolazione,
oggi ti prego di fare una carezza rigenerante
a tutte le persone che portano nel cuore il magone della tristezza e della solitudine
e a tutte le persone che faticano a tenere,
con sulle spalle la loro croce, il passo delle orme del tuo figlio Gesù.
Abbiamo urgente bisogno delle tue consolazioni,
o Mamma nostra Consolatrice:
quando siamo stanchi o ci sentiamo crollare,
consolaci con la forza rigenerante del tuo amore;
quando siamo fragili o afflitti,
consolaci con la gioia del tuo sorriso;
quando la tristezza o lo scoraggiamento
sembrano uccidere ogni speranza,
consolaci con la benedizione del bambino Gesù;
quando lacrime amare rigano il nostro volto
e un senso di smarrimento ci pervade,
consolaci con la tenerezza della tua affabilità;
quando ci sentiamo soli e incompresi,
consolaci con il calore della tua “presenza”;
quando voltiamo le spalle al tuo viso
e intraprendiamo strade sbagliate,
afferraci per mano e bacia il nostro cuore
riempiendolo di consolazione;
quando buttiamo dalle nostre spalle la croce,
che ci apre cieli nuovi e terra nuova,
facci capire che tu sei stata crocifissa
col tuo Figlio sul monte calvario,
perché l’alba della resurrezione
iniziasse ad inondare la nostra vita,
colmando i nostri passi di liberazione e di pace
e facendo risplendere nei nostri occhi il tuo infinito amore
osannante il Magnificat delle meraviglie divine
nello stupore del creato e dell’umanità;
quando siamo stanchi e oppressi,
O Madre della Consolazione, facci riposare
fra le tue braccia accanto al bambino Gesù
per sentire il suo “immenso Amore”, sorgente
e culmine di ogni consolazione.