La Madonna del Frassino appare tra la boscaglia ponendo fine alle sofferenze di un popolo e dando inizio a una straordinaria devozione.
Ma proprio in quel momento sta per accadere qualcosa di inaspettato.
L’evento risale a quando Austria, Francia e Spagna si allearono, seppure in maniera segreta, con l’intenzione di assalire la Serenissima Repubblica di Venezia.
Il popolo che vuol difendersi dall’aggressore
Le truppe francesi, che sono comandate dal re Luigi XII, giungono a Peschiera, che di fatto rappresenta l’ultimo baluardo della Serenissima. La difesa è forte, tanto che i difensori riescono a resistere all’assalto dei francesi.
Tuttavia alla lunga l’eroismo finisce per cedere potenza degli assalitori. Una volta che questo accade, finiscono per massacrare l’intera guarnigione. La violenza è radicale e colpisce fino all’ultimo uomo.
Alla durezza di queste stragi si vanno ad aggiungere la peste provocata dalla miseria e dalla putrefazione dei cadaveri. Non basta, ecco l’arriva anche un furioso terremoto. “E’ più facile che si possano contare le gocce del mare, che non i mali portati dalla guerra che lungamente afflissero Peschiera” – riporta la cronaca dall’epoca.
Proprio in questo paesaggio desolato, fatto di poderi devastati e di casolari bruciati, oltre che di una boscaglia aggressiva che porta a una situazione di incuria e degrado, avviene l’evento prodigioso.
La Vergine ascolta la preghiera dei suoi figli che soffrono
La Madonna risponde alle invocazioni di quanti soffrono tremendamente per quella situazione. E’ l’11 maggior dell’anno 1510 quando un contadino sta in campagna, nella contrada della Pigna, per acconciare le viti e vede lontano una terribile serpe. Si blocca per il grande timore, quasi come privo di sensi.
A quel punto alza gli occhi al cielo, rivolgendosi alla Vergine. Tra le fronde di Frassino vede la figura di una bellissima Donna, una statua, e si inginocchia subito. In quel gesto perde ogni timore, al contrario si trova ad essere pieno di consolazione. Poi si alza in piedi, si accosta al Frassino, stende la mano verso la statua per portarla a casa, e così fa, con grande gioia.
Una volta giunto a casa la mostra ai suoi domestici e la pone sotto chiave in una cassa, perché desidera essere l’unico custode del tesoro. Incredibilmente, però, la piccola statua della Madonna ritorna sulla pianta del frassino.
La statua nell’albero di frassino
Una volta appurato l’evento prodigioso, l’immagine viene portata nella Chiesa della Disciplina per essere custodita. Ancora una volta, però, l’immagine ritorna sulla pianta del frassino. L’uomo la va a recuperare e la riporta a casa sua, mostrandola ai familiari e raccontandogli quanto è accaduto.
Presto tutta la città ne viene a conoscenza, e tutti vogliono vedere l’immagine. Così si origina questo straordinario culto, dopo che Bartolomeo decide di rendere pubblico il suo tesoro.
Scrive nel 1990 Mons. Eugenio Ravignani, allora Vescovo di Trieste: “Non so se l’avete notato, é una Madonna silenziosa, non ha detto una parola sola. Lei tace: l’umiltà del suo silenzio. Poi avete notato che quasi quasi voi ed io siamo presi da un certo stupore, perché cerchiamo un’immagine della Madonna e ci troviamo dinanzi ad una piccola statua, ma così piccola: è l’umiltà della sua piccolezza, di Lei che sempre amò chiamarsi Piccola. E poi ancora questo strano fatto: l’immagine scompare e si trova là soltanto dove è apparsa la prima volta: l’umiltà di essere nelle mani di Dio che la colloca là dove Egli vuole.
Maria nel suo silenzio, ci rimanda alla parola della Scrittura santa e ci rimanda al Figlio suo che ha parlato sì con le labbra, ma che ha parlato ancora più eloquentemente donando se stesso sulla croce… Anche tu non cercare mai di essere grande, rimani piccolo, resta così. Il Signore poi ti farà crescere, sarà il suo amore che ti farà grande, sarà il suo amore che ti darà prestigio, perché sei suo figlio. Ma non dimenticare che devi essere piccolo”.
Preghiera alla Madonna del Frassino
Ave Maria, ricolma di grazia presso Dio, noi ci rivolgiamo a te perché sappiamo che tu
sei molto attenta alle situazioni di emergenza dei tuoi figli, tu che nei giorni di
preoccupazione ti sei fidata unicamente di Dio.
Qual Vergine consacrata a Lui, qual Donna forte e premurosa, fa che in noi cresca il
vigore della fede, il coraggio della speranza e la gioia dell’amore, perché così
vogliamo affrontare la prova che oggi ci prende tutti.
O Maria che apparisti sul Frassino tu conosci il serpente velenoso che si aggira per le
strade, tu vedi meglio di noi in morbo maligno che si va insinuando in molte regioni
del mondo, mettendo a nudo le nostre umane fragilità e le molte pie illusioni. Nella tua
umiltà e piccolezza non sottovalutare il pericolo che ci sovrasta e aiutaci a capire chi
realmente siamo e come siamo diventati.
Quando sentiamo la tua mano materna posta su di
noi, siamo sicuri che il male non vincerà, che i
malati guariranno, che i medici sapranno lavorare
con zelo. Per dovere di solidarietà ti
raccomandiamo anche tutti quei fratelli che
fuggono da guerre e violenze: non li abbandonare.
Maria, madre delle grazie divine e donna di
misericordia, santa Maria del Frassino da sempre
invocata nei momenti di angoscia e sempre attenta
a rispondere a ogni nostra preoccupazione,
intercedi ancora per noi presso il Signore. Egli ti
ascolterà e noi godremo per la tua materna
protezione e magnificheremo il Signore fino alla
fine della nostra vita.
Santa Maria, Madonna che apparisti sul Frassino, prega per noi.