Lei, la più perfetta di tutte le creature è stata proclamata “Madre di Dio”. Come può esserlo? È un mistero immenso da cui è stato proclamato il primo e più importante Dogma Mariano.
In questo giorno, infatti, i vescovi, radunati nel grande Concilio di Efeso, giungono a stabilire una verità fondamentale per la Chiesa.
Un concilio non facile
Il concilio di Efeso, terzo concilio ecumenico, è convocato dall’imperatore Teodosio II e si è tenuto, nel 431 d.C. a Efeso, in Asia Minore. Un concilio al quale vi partecipano circa 200 vescovi. L’unità della Chiesa nascente è minacciata da un aspro dibattito che riguarda sia il concetto della persona e della divinità di Gesù Cristo, ma anche un’attenzione particolare è posta su Maria, colei che ha dato alla luce il Salvatore.
Un contrasto fra due correnti di pensiero: quella di Nestorio, che sosteneva che Cristo avesse sì due nature, ma non fossero unite fra di loro in alcun vincolo teologico o filosofico.
Dall’altra, invece, quella di Cirillo che sottolinea, con forza, la natura divina di Cristo. Connessa alla disputa su Gesù Cristo, vi era quella legata all’appellativo Theotokos (che, dal greco, significa “Genitrice di Dio”), relativo alla Madonna.
Chi è davvero la Madonna?
Un incontro di grande rilievo durante il quale i vescovi arrivano ad una conclusione: la Madonna non è solamente Madre di Gesù, ma anche Madre di Dio. Dal momento infatti in cui Cristo è Dio, in quanto seconda persona della Trinità, Maria ne è madre. Quindi è la Madre del Signore.
La definizione richiama un mistero dogmatico, in quanto Maria è anche una creatura, tanto che, nella Divina Commedia, Dante Alighieri scrive: “Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio”.
Nel 1962 il Concilio Vaticano si apre nello stesso giorno, l’11 ottobre. Questo stabilisce che Maria è, infine, anche Madre della Chiesa. Eccone la ragione: Maria si trova al centro del Cenacolo nel momento in cui, nel giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo scende su di lei e su di loro. Quello è il giorno nel quale è nata la Chiesa.
Ma i teologi affermano, anche, che la Chiesa nasce, anche, sotto la Croce di Gesù, quando il Signore, affidando Maria all’apostolo Giovanni, la dichiara Madre dell’intera umanità.
Le sante icone e il Concilio di Nicea
L’11 ottobre si ricorda anche come data delle “Santissime Icone”. Il secondo Concilio di Nicea è infatti l’ultimo concilio riconosciuto anche dalla Chiesa orientale, e si è riunito da 24 settembre al 13 ottobre nell’anno 787.
In quella data si ritrovano insieme 350 vescovi, 17 esarchi, 136 monaci, oltre ai rappresentanti del Papa e dei Patriarchi di Antiochia e di Gerusalemme.
Quel concilio nel giorno proclama la perfetta ortodossia del culto delle Santissime Icone. Molti dei religiosi che partecipano al concilio subiscono persecuzioni, con prigioni, esili, torture.
Preghiera a Maria Santissima Madre di Dio
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra amabilissima, guarda benigna ai figli tuoi, che Ti venerano Ti invocano e fiduciosi in Te ti lodano. Tu sai, o Madre, quanto siamo bisognosi del Tuo soccorso ed aiuto.
DegnaTi di visitarci, come visitasti la casa di Elisabetta. Passa col Tuo Figlio Gesù per ogni paese operando prodigi della Tua bontà e potenza. O Madre, vieni anche nella nostra dimora. Illumina gli erranti, converti i Peccatori, consola gli afflitti fortifica i giusti, forma i santi.
I figli tuoi seguano tutti le vie del sincero ritorno a Dio da Te indicate nella preghiera e nella penitenza, sentano tutti le attrattive del Tuo Cuore Immacolato, e per Esso, consacrati al Tuo Gesù, osservino con fedeltà le promesse del Battesimo e vivano integralmente la vita cristiana.
O Maria, Ausiliatrice nostra, vieni e riempici d’ogni benedizione affinché, da Te visitati in vita e specialmente nell’ora della morte, per Te, possiamo giungere alla Beata eternità.
Amen.
Ave Maria…