È un mistero immenso da cui è stato proclamato a Efeso, il primo e più importante Dogma Mariano.
L’11 ottobre del 431 infatti i vescovi, radunati nel grande Concilio di Efeso, giungono a una novità che è assolutamente fondamentale per la Chiesa da lì in poi.
Un riconoscimento per Colei che è la prescelta da Dio fra tutte le creature e sancisce il primo di tutti i dogmi Mariani.
Il primo dogma Mariano
I vescovi decidono che la Madonna non è solamente madre di Gesù, il Nazareno, ma anche Madre di Dio. Dal momento infatti in cui Cristo è Dio, in quanto seconda persona della Trinità, Maria ne è madre quindi Madre del Signore.
In greco Madre di Dio suona come “Theotokos”. Efeso, all’epoca località dell’impero bizantino, ha come lingua ufficiale il greco. Oggi la città di Efeso si trova invece in Turchia. La definizione richiama quindi un mistero dogmatico, in quanto Maria è anche una creatura, infatti nella Divina Commedia Dante Alighieri scrive: “Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio”.
Nel 1962 il Concilio Vaticano si apre nello stesso giorno, l’11 ottobre. Questo stabilisce che Maria è, infine, Madre della Chiesa. Ciò per la ragione che Maria si trova al centro del Cenacolo nel momento in cui il giorno della Pentecoste si radunano gli Apostoli. Il giorno cioè in cui gli stessi ricevono lo Spirito Santo. Così nasce la Chiesa.
Le sante icone e il Concilio di Nicea
L’11 ottobre si ricorda anche come data delle Santissime Icone. Il Concilio di Nicea II è infatti l’ultimo concilio riconosciuto anche dalla Chiesa orientale, e si riunisce da 24 settembre al 13 ottobre nell’anno 787. In quella data si trovano insieme 350 vescovi, insieme a 17 esarchi, 136 monaci, oltre ai rappresentanti del Papa e dei Patriarchi di Antiochia e di Gerusalemme.
Quel concilio nel giorno dell’11 ottobre proclama la perfetta ortodossia del culto delle Santissime Icone. Dichiarando anche eretica la posizione sostenuta invece dagli iconoclasti. Che però ha il sostegno dell’imperatore bizantino Leone III e il suo successore Costantino V.
Molti dei religiosi che partecipano al concilio hanno infatti subito le persecuzioni, con prigioni, esili, torture. Anche San Giovanni Damasceno, ne ha subite. I soldati dell’impero gli hanno tagliato la mano destra, tuttavia la tradizione vuole che la Madonna gliel’abbia fatta ricrescere.
L’iconoclastia è strettamente legata all’ascesa dell’islam armato, che ha pesantemente assediato Costantinopoli. La convinzione dell’impero è che la sua decadenza e i suoi guai vengano dai peccati dei propri abitanti e che per questo il favore do Dio sia passato all’Islam. La differenza del culto musulmano da quello cristiano sta nella mancanza di icone.
Tuttavia la decisione stabilita dal Concilio è che “l’onore reso all’immagine passa a Colui che essa rappresenta”.
Preghiera a Maria Santissima Madre di Dio
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra amabilissima, guarda benigna ai figli tuoi, che Ti venerano Ti invocano e fiduciosi in Te ti lodano. Tu sai, o Madre, quanto siamo bisognosi del Tuo soccorso ed aiuto.
DegnaTi di visitarci, come visitasti la casa di Elisabetta. Passa col Tuo Figlio Gesù per ogni paese operando prodigi della Tua bontà e potenza. O Madre, vieni anche nella nostra dimora. Illumina gli erranti, converti i Peccatori, consola gli afflitti fortifica i giusti, forma i santi.
I figli tuoi seguano tutti le vie del sincero ritorno a Dio da Te indicate nella preghiera e nella penitenza, sentano tutti le attrattive del Tuo Cuore Immacolato, e per Esso, consacrati al Tuo Gesù, osservino con fedeltà le promesse del Battesimo e vivano integralmente la vita cristiana.
O Maria, Ausiliatrice nostra, vieni e riempici d’ogni benedizione affinché, da Te visitati in vita e specialmente nell’ora della morte, per Te, possiamo giungere alla Beata eternità.
Amen.