La Madonna di Fontanellato, già molto venerata dai fedeli, guarisce un uomo molto malato, facendo accrescere devozione e fiducia filiale nei suoi confronti.
In quell’anno, infatti, Gian Pietro Ugolotti di Borgo San Donnino, oggi Fidenza, viene colpito all’improvviso da una continua forte febbre.
L’uomo che versava in gravi condizioni di salute, era certo che non sarebbe sopravvissuto, invece sta per accadere qualcosa di straordinario.
Così si affida alla Santissima Vergine di Fontanellato, che si venera già allora nel comune italiano della provincia di Parma, invocando la guarigione. L’uomo, dopo le sue invocazioni, guarisce. Subito la notizia del miracolo si sparge in tutta la regione.
Il prodigio viene approvato dalla Curia di Parma, e in seguito rappresentato anche in un quadro votivo. La notizia del miracolo si diffonde ben presto in tutta l’Emilia e nelle diocesi limitrofe.
La storia dell’immagine risale invece a qualche anno indietro, precisamente al 1615, quando i padri domenicani di Fontanellato ordinano a un anonimo artista parmense di scolpire in legno la statua della Madonna del Rosario.
Chiedono anche di rivestirla con preziosi abiti, in uso in quei tempi, al fine di esporla sopra l’altare della sua cappella alla venerazione dei fedeli. Per l’occasione il superiore del convento, padre Bonifacio, organizza per il 9 ottobre 1616 una Processione solenne “con occasione di far portare la Madonna di rilievo”.
Nell’immagine Maria regge Gesù Bambino che benedice e porge la corona del Rosario ai fedeli. Da subito l’effige entra nel cuore e nella devozione del popolo. Così anno dopo anno i padri, fini e dotti teologi, istruiscono i fedeli sul significato della sacra immagine e su come debba avvenire una corretta venerazione.
La devozione e la fiducia nella Vergine si illumina quindi giorno dopo giorno, con annessi numerosi prodigi per la popolazione, dettagliatamente riportati dalle cronache del tempo.
La costruzione di un più vasto e ampio edificio sacro è perciò conseguenza anche del grande afflusso dei fedeli, che cresce anno dopo anno. Tuttavia il progetto per il nuovo santuario viene interrotto con la terribile peste scoppiata nel 1630, che raggiunge anche Fontanellato. Poco dopo, è la guerra scatenata dal governatore di Milano contro il ducato di Parma che blocca i lavori.
Infine, per cercare di salvare l’immagine miracolosa della Madonna del Rosario da possibili sacrilegi per mano dei soldati che pattugliano la zona, i padri di Fontanellato la trasferiscono a Parma per esporla nella chiesa di San Pietro Martire, nella quale vivono i loro confratelli, a quei tempi nella zona dell’attuale piazza della Pace, davanti al monumento a Giuseppe Verdi.
La Madonna grazia la cittadina e il ducato di Parma con il dono della pace, oltre che con grazie e prodigi materiali e spirituali. Uno dei miracoli più conosciuti sarà quello accaduto alla Madri Agostiniane di San Cristoforo, sorelle che vivono in estrema povertà, spesso cibandosi solamente di un pezzo di pane da intingere nel vino.
La Madre Priora ripone tutte le sue speranze nella Madonna di Fontanellato, e allora chiede alle consorelle di recitare cento Ave Maria in onore della Madonna per chiedere il suo soccorso. La mattina dopo trovano nella propria botte vino “chiaro e bello come un rubino”.
Molte grazie vengono poi fatte ai bambini, e non a caso si dice che la Madonna di Fontanellato abbia un’attenzione speciale nei confronti dei piccoli innocenti, e per questo è anche conosciuta come “la Madonna dei bambini”.
Una volta ristabilita la pace a Fontanellato, l’immagine miracolosa viene riportata da Parma nella cittadina con un viaggio trionfale. Nel 1637, il lunedì dopo la Pentecoste, arrivò tra i grandi applausi del popolo in festa nella chiesa di San Pietro Martire.
Con questo ritorno comincia anche la costruzione della nuova chiesa, che diventerà quella attuale. Ci vorranno almeno vent’anni per completarla. L’innalzamento del trono della Madonna avviene nel 1650.
La statua della Madonna col Bambino viene infine incoronata regalmente il 18 agosto del 1660 dal vescovo di Fidenza, monsignor Alessandro Pallavicino, e da allora il 15 agosto resterà sempre festa solennissima per Fontanellato.
Maria, Regina del santo Rosario, che da secoli hai eletto il santuario di Fontanellato come luogo speciale delle tue misericordie, volgi a noi il tuo sguardo di Madre e ascolta l’umile preghiera che ti rivolgiamo in questo momento.
Tu sei la Madre di gesù Figlio di Dio, fonte di ogni grazia; nel tuo cuore materno poniamo le nostre speranze e le nostre ansie.
Tu, Madre buona, hai promesso speciale protezione, grandi grazie e salvezza dell’anima a coloro che sono fedeli alla recita del tuo Rosario.
Confortati dalle tue promesse e dall’esempio e dai meriti dei santi e specialmente di San Domenico iniziatore del tuo Rosario, ti preghiamo di accompagnare la nostra preghiera a Dio con la tua intercessione.
Sostieni, Maria, il nostro cammino; siamo tutti tuoi figli. Noi confidiamo in te.
Nostra Signora del Santo Rosario di Fontanellato, prega per noi!
“Donami la tua protezione”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla…
L'acqua benedetta è uno strumento di fede che ha un grandissimo rilievo. Essa viene riposta…
La statua del Cristo più grande del mondo è un progetto in piedi già da…
La Madonna della Comuna appare a una bambina, e dona a lei e a tutto…
Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…