Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, rappresenta il punto d’Italia più situato ad Oriente. I romani la chiamavano “Finibus Terrae”, cioè “ai confini della terra”, indicando con questo nome l’estremo limite, al di là del quale cominciavano i coloni. E lì esiste una speciale devozione alla Vergine.
La Madonna di Leuca rappresenta ad oggi una delle più antiche devozioni mariane esistenti, e tra i tanti prodigi a lei associati se ne ricordano due in particolare.
I cristiani ricordano che in questo luogo è sbarcato San Pietro, durante il suo viaggio verso Roma. Nel 43 dopo Cristo, i discepoli di Cristo si adoperano per consacrare in questo luogo un vecchio tempio, dedicandolo all’Annunciazione di Maria.
All’epoca i primi cristiani di questo luogo si recano presto a Malta per incontrare San Luca, l’evangelista pittore e medico, ed è proprio a lui che vogliono commissionare un’immagine della Madonna, che però oggi è purtroppo andata perduta. Il 13 aprile del 365 accade però un evento prodigioso. E’ quella speciale icona a salvare un gruppo di pescatori da una tempesta che ha infuriato mentre erano in mare.
Il santuario che si trova in quel luogo rappresenta ad oggi uno dei templi dedicati a Maria più antichi al mondo, e viene distrutto per almeno cinque volte. La prima volta accade durante la persecuzione di Diocleziano, visto che il decreto del cesare Galerio imponeva la distruzione di tutti i luoghi di culto associabili alla cristianità.
Dopo l’editto di Costantino, però, la chiesa viene fatta riedificare da Papa San Giulio I, nel 343. Anche in quell’occasione però avviene in fatto del tutto miracoloso. Le cronache dell’epoca riportano infatti come i fedeli vedono scendere dal cielo, in maniera inspiegabile, moltissimi foglietti di carta. Una volta che questi toccano terra, i fedeli, sbalorditi, si avvicinano per prenderli in mano e per leggere che cosa vi era scritto all’interno.
Su quei fogli sono infatti straordinariamente indicate le istruzioni per lucrare le indulgenze all’interno di quello stesso santuario che sta per essere ricostruito. Così da allora la devozione alla Madonna di Leuca non ha mai smesso di esistere, al contrario ha continuato a crescere e a diventare sempre più rigogliosa e accesa nella popolazione locale, che ancora oggi continua a invocare Maria per chiedere il suo intervento miracoloso nella propria vita, che la Vergine non fa mai mancare.
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Ci rivolgiamo a te, Santa Vergine di Leuca,
consolatrice degli afflitti e aiuto dei cristiani
che dall’alto del tuo nobile santuario
domini su tutto il mar Mediterraneo,
volgi lo sguardo amorevole verso tutti i tuoi figli
angustiati e sofferenti sparsi nel mondo,
consola i nostri cuori affranti e guarisci le nostre paure.
Ci rifugiamo sotto il tuo materno manto
per trovare protezione e coraggio nella lotta
contro un virus tanto invisibile quanto pericoloso.
Fa’ che, trascorso questo tempo di isolamento e di turbamento,
la nostra valle di lacrime torni a risplendere
nella luce della gioia e della fraternità.
Ave Maria…
Santa Maria, Madre di Cristo e Madre nostra,
che sei la “credente”, incrollabile nella fede
anche presso la croce del tuo figlio,
tu conosci la debolezza della nostra fede
e sai che di fronte alle prove può vacillare e spegnersi,
fa’ che si alimenti nella preghiera e nei sacramenti.
In questo tempo di privazione dell’Eucaristia,
fonte e culmine della nostra vita cristiana,
cresca l’ardente desiderio di comunione col tuo Figlio
nell’ascolto della sua Parola e nella vita fraterna
per tornare a celebrare con rinnovata gioia
il memoriale della Pasqua di Cristo, crocifisso e risorto.
Ave Maria…
Madre di consolazione e di sicura speranza
che, sul Calvario, hai partecipato in modo singolare
al mistero del dolore e della morte di tuo Figlio,
e nella sua risurrezione hai gustato la gioia pasquale
ti affidiamo tutti gli ammalati e le loro famiglie:
fa’ che tutti possano essere guariti e consolati
rimanendo intimamente uniti a Cristo,
medico dei corpi e custode delle anime.
A quanti si sono addormentati nel Signore,
sii tu la porta del cielo, spalancata sul paradiso,
perché godano la beatitudine e la gioia senza fine.
Ave Maria…
Ave Maria, salute degli infermi e rifugio dei peccatori
Madre provvida e porto sicuro nelle tempeste della vita,
tu ci offri il tuo Figlio che ha portato su di sé
il nostro peccato e si è caricato dei nostri dolori.
Sostieni con il tuo materno aiuto i medici,
gli operatori sanitari e tutti i volontari,
che come buoni samaritani curano le ferite dei fratelli
e provvedono a tutti i loro bisogni.
Dona la luce della tua sapienza ai ricercatori scientifici,
perché trovino presto il giusto rimedio a questa pandemia
e contribuiscano a rinsaldare i legami dell’umana solidarietà.
Ave Maria…
Santa Vergine de finibus terrae,
immagine e madre della Chiesa
pellegrina nel mondo e nella storia,
guida e sostieni il Papa, i vescovi e tutti i sacerdoti,
nel loro insostituibile compito di pastori.
Rafforza il loro impegno a incoraggiare la fede
del santo popolo di Dio, minacciato e smarrito
di fronte a un pericolo nascosto e subdolo.
Insieme con tutti i religiosi e i consacrati
testimonino nel mondo la grazia della fede,
la gioia della speranza, la forza della carità,
perché ogni uomo trovi in Dio la felicità senza fine.
Salve Regina…
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