La devozione alla Vergine è diffusissima nell’antica diocesi. Il suo primo vescovo, si dice addirittura, che fu nominato da San Pietro in persona.
La tradizione identifica l’autore dell’icona tanto venerata in uno dei narratori più noti della storia cristiana. I fedeli portano l’icona lungo processioni molto partecipate, dove il popolo invoca la protezione di Maria.
Il luogo dove San Pietro si fermò
Siponto, località della città di Manfredonia, in Puglia, è una colonia romana allo stesso tempo sede di un’antica diocesi. Si dice, infatti, che il primo vescovo di Siponto sia stato consacrato direttamente da San Pietro.
Nel santuario di Santa Maria Maggiore, oggi cattedrale della “nuova” Manfredonia, si conserva un’antica icona detta “Sacro Tavolo della Madonna di Siponto”, che sarebbe stata donata dall’imperatore Zenone al vescovo Lorenzo dopo le apparizioni di San Michele.
Secondo altri, invece, l’immagine della Vergine è stata dipinta direttamente dall’evangelista Luca, il primo pittore di icone della storia, che ha dipinto molte immagini della Vergine.
L’immagine della Madonna si trova all’interno del santuario ed è dipinta su legno di cedro. In occasione di calamità e avversità, i fedeli portano l’icona lungo processioni molto partecipate dalla popolazione. In queste, i cittadini invocano la protezione di Maria su di loro e sulla loro città.
Dove venne trovata l’immagine di Maria
Una pratica che col tempo comincia a ripetersi in una data fissa, e infine si trasforma in una ricorrenza e poi in una festa patronale. La festa che si svolge ancora oggi, secondo molti si origina tra il 1840 e il 1841, a seguito di un’epidemia colerica.
Nel 1927 durante un restauro, sono stati trovati, ai margini verticali del quadro, due fasce ornamentali con finissime figure di santi, di stile tipicamente bizantino. All’interno della chiesa si trovano anche i resti d’una Basilica paleocristiana, a tre navate con abside semicircolare e pavimento a mosaico.
Nei secoli, sono numerose le figure della Chiesa devote all’icona “Sacro Tavolo della Madonna di Siponto”. L’arcivescovo Sasso, riportano i documenti storici nel linguaggio dell’epoca, intorno al 1300 ha avuto “tenera divozione verso la Beatissima Vergine, la cui miracolosa effigie quivi frequentemente riveriva”.
Preghiera alla Madonna di Siponto
O Vergine Santissima di Siponto, con animo pieno di fiducia e di amore filiale, noi innalziamo lo sguardo a Te, nonostante la nostra indegnità e debolezza.
Tu, che all’annunzio dell’Angelo, accogliendo nel tuo seno verginale il Verbo di Dio, sei divenuta anche la Madre nostra, ascolta benigna la nostra preghiera.
Ricordati di tutti i suoi figli, affinché, uniti nel nome tuo dolcissimo, si sentano sempre più fermi nella fede e fervorosi nella carità. Sii propizia ai nostri fratelli separati e degnati di unirci Tu, che hai generato Colui, che morendo, ha raccolto i dispersi figli di Dio.
Al tuo Cuore Immacolato, o Maria, raccomandiamo tutto il genere umano: dona al mondo intero la pace nella verità, nella giustizia e nell’amore.
A noi in particolare, che Ti salutiamo nostra protettrice e singolarissima patrona, o Vergine di Siponto, volgi il tuo sguardo di madre: avvalora le nostre preci presso Dio, assicuraci la perseveranza finale e splendi davanti a noi in questa terra di esilio come segno di speranza, fino a quando non verrà il giorno del signore.
Amen