La Madonna manifesta con prodigi il desiderio che il Santuario venga costruito sulla montagna. Nell’Isola d’Elba, alcuni uomini vedono la sua immagine affrescata su una roccia piatta.
L’immagine della Vergine Assunta è ben visibile sul masso di granito, all’interno di un luogo selvaggio e incontaminato, alle falde del Monte Giove.
Il perché di quel Sasso miracoloso
Dopo quella vicenda, i marcianesi decidono di portare il “sasso sacro” direttamente all’interno della città. Questo al fine di attendere la costruzione di una chiesa, in località Campo al Castagno, in cui porre in maniera apposita questa testimonianza, al fine di poterla mostrarla ai fedeli.
La pietra dopo alcuni giorni, però, sparisce, in maniera del tutto incomprensibile. E in maniera altrettanto miracolosa viene poi ritrovata, al termine di numerose ricerche da parte dei cittadini, di nuovo sullo stesso monte in cui è stata avvistata la prima volta.
Per i ricercatori è un chiaro segno della volontà celeste. Quello cioè di edificare il Santuario della Madonna del Monte in quel particolare luogo delle montagne marcianesi. Così, dopo la costruzione del Santuario, si decide di apporre il miracoloso affresco nella parte collocata dietro all’altare.
Il miracolo ad un Santo
Un altro momento importante che riguarda la Madonna del Monte riguarda la vicenda accaduta a San Paolo della Croce. Un giorno il santo, mentre sta dormendo seduto su di un pagliericcio, con le spalle al muro e le braccia incrociate sul petto, aspetta di consumare il suo pasto essenziale di pane bollito inzuppato nell’acqua.
Il rettore del santuario, insieme al cappellano, sono allora toccati dall’umiltà di quest’uomo e dal cibo che mangia ogni giorno. Così decidono di offrirgli le loro porzioni per il pranzo. La giornata di San Paolo della Croce scorre tra preghiere e penitenze.
Allo stesso modo, però, molte persone sono guarite grazie all’intervento miracoloso del santo, tra cui anche lo stesso rettore. Infatti, nel momento in cui il santo se ne sta andando da quel luogo, il rettore gli parla delle forti emicranie che ormai da tre lunghi anni lo assillano.
Paolo allora decide di sdebitarsi per l’opera di carità che ha svolto nei suoi confronti, e lo tocca con la mano sulla fronte. Basta questo gesto per guarirlo. Il rettore non fu più toccato dal mal di testa per quarant’anni.
Il prodigio ad un giovane
Un altro miracolo accade in quei giorni a un giovane della famiglia Anselmi che soffre di ernia. A lui il santo impone la mano facendo il segno della croce. In quel momento chiede al giovane: “Francesco, avete fede nella Santissima Vergine de’ sette dolori, ch è preghi il suo divin figlio che vi faccia guarire?”. Il ragazzo risponde affermativamente, e subito si compie il miracolo.
Lo stesso accade per il gonfaloniere di Marciana Giuseppe Claris, che il santo guarisce dalla gotta. In quel caso è Paolo a recarsi a casa dell’ammalato per liberarlo dalla sofferenza che lo tormenta.
Ancora oggi nel Santuario vengono ricordati questi miracoli con la loro raffigurazione su di vetro policromo. In questa si vede il fondatore dei passionisti che raggiunge la Madonna del Monte dalla spiaggia di Sant’Andrea. Le cronache del tempo riportano che fosse sbarcato proprio in quel luogo, in seguito a una missione a Capraia.
Preghiera alla Madonna del Monte di Marciana
Maria, Regina del mio cuore,
contemplo la tua vita nel vangelo, ti vedo con me,
mortale e sofferente: è dolce essere tua figlia.
Voglio seguirti sempre,
o Madre cara e, giorno dopo giorno, vivere con te.
Vergine santa,
quando ti contemplo m’immergo rapita nel tuo Cuore e scopro gli abissi dell’amore.
Il tuo materno sguardo mi libera da tutti i miei timori,
mi insegna a piangere e a gioire.
Tu non disprezzi i giorni lieti,
anzi li benedici e con noi li condividi.
Tu mi sorridesti all’alba della mia vita, torna di nuovo a sorridermi,
Madre, ora che le ombre della sera sono vicine.
Con te ho sofferto, Vergine Santa;
ora sul tuo Cuore voglio cantare e dirti in eterno: sono tua figlia, ti amo!
Amen