La città e tutta l’Italia intera, viene sconvolta dal terremoto, gli abitanti allora si rivolgono alla Madonna del Conforto per chiedere il suo aiuto: dopo l’intensa supplica, ecco che le scosse si arrestano.
Papa Benedetto XVI ha composto una particolare preghiera di fronte all’effige di Maria Santissima, venerata nella Cattedrale d’Arezzo.
Nel 1796 la Toscana fu epicentro di numerose scosse che durarono oltre 30 giorni. Oltre ai terremoti, molte furono le catastrofi naturali che si abbatterono su tutta l’Italia, creando un terribile stato di paura.
Gli aretini intravedevano in queste vicende una sorta di punizione del Signore per i loro peccati, e quindi un invito a ritrovare la retta via. Iniziarono a svolgersi numerose processioni con le reliquie dei Santi protettori della città.
Ecco che Arezzo fu presto liberata dal terremoto subito dopo che i suoi abitanti si rivolsero in preghiera a Maria Santissima, davanti al quadro prodigioso in terracotta della Madonna del Conforto. Si trattava di un’effige raffigurante la Madonna di Provenzano, che era stata collocata per mano di Santa Caterina da Siena sul muro di una casupola sorta sui resti del castello dell’eroe Provenzano Salvani, all’epoca signore di Siena.
Durante la preghiera, il quadro cambiò colore sotto gli occhi di molti divenendo candido e splendente come la neve, e da quel giorno la città poté avere tregua dal terremoto che in quel periodo che si era abbattuto nel Centro Italia.
Dolce Madre di Cristo e della Chiesa, fonte di ogni nostro conforto, Tu che donasti al mondo il Salvatore nella povertà di Betlemme; gli fosti accanto nella trepidazione della fuga in Egitto, nel nascondimento di Nazareth, nel faticoso cammino verso Gerusalemme; sempre vicina al tuo Unigenito fino alla Sua gloriosa Passione, e alla Chiesa nascente in attesa dello Spirito, ottieni a tutti noi la fedeltà alla Parola di Dio.
Madre dell’Amore, facci praticare la carità operosa, che ancora meraviglia il mondo e ci manifesta come Chiesa del Signore. Sii di sollievo ai malati, di aiuto ai più poveri movendo tutti a praticare la giustizia, di sostegno a chi si impegna per il bene comune.
Madre santa, onnipotente per Grazia, fai che il popolo di Dio sia sempre più radicato nella fede che i Santi irradiarono tra le genti.
Madre del Redentore, ottienici che la vita cristiana delle famiglie sia efficace nell’educazione dei figli e risani la società con testimonianze credibili. Santa Maria, fai che sacerdoti e laici risplendano di santità, con rinnovato fervore diano al mondo ragione della speranza che è in loro. Infondi la Sapienza nel cuore dei giovani.
Rendi tutti noi sempre più vicini al tuo divin Figlio, perché, come a Cana di Galilea, tutti i cristiani siano pronti a fare quanto egli ci chiede: spendere la vita per il Vangelo e il Regno di Dio.
Amen.
(Benedetto XVI)
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