La Madonna appare a due bambini, Donato e Cornelia, indicando loro la missione a cui sono chiamati, che ha a che fare con la vocazione della loro vita.
Inoltre confida ai piccoli di gradire molto le azioni buone e le preghiere che essi le dedicano.
Cosa ha predetto la madonna ai due fanciulli
La Madonna invita entrambi a consacrarsi al Signore. Donato è chiamato a diventare sacerdote, e Cornelia monaca in un monastero in Toscana. I due accorrono a casa a raccontare a tutti quanto accaduto, con grande giubilo e allegria.
Entrambi seguono alla lettera le indicazioni di Maria. Così accade che Donato diventa presto sacerdote nella Diocesi di Pistoia, e in poco tempo si distingue per essere un parroco santo e zelante, nella località di Ciriano. Cornelia, anche lei subito diventa una religiosa esemplare, che la porta ad essere priora nel monastero delle Mantellate di Prato.
La monaca è infatti da tutti rispettata per la sua santità, ben riconosciuta. Persino i soldati che occupano il monastero, manifestano grande rispetto e cura nei suoi confronti. Da allora il santuario viene rinominato Santuario della Vocazione.
In questo piccolo angolo sperduto si ripercorrono molte vicende. Come ad esempio nel 1796, quando la rivoluzione francese arriva sulle montagne. Il Direttorio esecutivo nel 1798 decide di decretare la soppressione di tutte le confraternite laicali. Tra queste, c’è anche quella legata alla beata Vergine di Boccadirio.
La chiesa, tuttavia, viene risparmiata perché dichiarata sussidiaria della parrocchiale di Baragazza. Nel Novecento, passate le innumerevoli e burrascose vicende, la direzione del santuario viene assunta dalla Curia Arcivescovile di Bologna, il 7 gennaio 1925.
I danni alla chiesa durante la guerra
Anche la Seconda guerra mondiale, purtroppo, lascia il suo triste marchio su questo piccolo angolo di paradiso. Gli edifici e il tempio sono danneggiati, e i boschi circostanti dilaniati. Ma la Madonna impedisce che in quell’occasione vengano causate vittime umane. Nel dopoguerra il cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, arcivescovo di Bologna, affida il santuario a un istituto religioso.
Gestione che nel 1947 passa alla Congregazione dei Sacerdoti del Santo Cuore, esprimendo grande dedizione e generosità, contraccambiate da grandi soddisfazioni spirituali. I pellegrini che si recano in questo luogo tanto sperduto quanto meraviglioso restano affascinati dalla storia, e contemplano con occhi estasiati la scena dell’Apparizione.
La prima testimonianza della storia di questo luogo riporta a una lettera scritta nel 1580 da una monaca del convento di Santa Caterina in Prato, e la seconda è quella del parroco di Castiglione dei Pepoli dal 1609 al 1621 Don Lorenzo Amorotti.
Il dipinto dell’apparizione
Il sacerdote infatti, nel riportare quanto accaduto in occasione dell’apparizione ai due giovani, scrive che i due giovani “pascolavano armenti, conforme l’uso del paese, in un luogo chiamato Boccadirio”.
Un luogo, prosegue il sacerdote, “tutto circondato da rupi scoscese e da balze precipitose, le quali per la maggior parte vestite di faggi”. Allora i due, cresciuti dai loro genitori nel santo timore di Dio e nella devozione della beatissima Vergine, si misero in preghiera con grande fervore.
In quell’istante Maria, Madre di misericordia, “appare loro tutta vestita di vesti bianche, dall’altra parte del Rio, in una balza verso ponente, nel qual luogo al presente sta eretto l’altare dove si celebrano i sacrifici ad onore di Lei, onorandovisi particolarmente una sua devotissima immagine”.
Da quella balza si accosta ai due invitandoli a consacrarsi e a chiedere al popolo di Baragazza di erigere in quel luogo un tempio in suo onore, promettendo grazie a tutti quelli che avessero chiesto a Lei protezione. Una tradizione di fede che continua tutt’oggi, con numerosi pellegrini che rinnovano e ravvivano la propria fede dinnanzi alla Madonna delle Grazie di Boccadirio.
Preghiera alla Madonna di Boccadirio
O Maria, Madre di grazia e di misericordia,
salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti,
tu che conosci le nostre necessità, le nostre sofferenze, i nostri bisogni:
rivolgi a noi il tuo sguardo ed ascolta la nostra preghiera.
Con la tua apparizione a Boccadirio hai manifestato la tua immensa bontà
e ne hai fatto un luogo privilegiato per la diffusione delle tue grazie:
quanti tuoi figli hanno trovato in te la salute del corpo e la pace delle spirito!
Nel tuo cuore di Madre accogli anche oggi le invocazioni dell’umanità
che a te si rivolge in questo tempo di Pandemia
in cui sperimentiamo ancor di più la nostra debolezza.
Ti preghiamo in particolare per gli abitanti di Firenze,
delle città, dei borghi e dei paesi del suo territorio
e di tutte le terre di Toscana e dell’Emilia Romagna.
Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio,
intercedi presso il tuo Figlio per tutti i nostri defunti,
soprattutto per quanti sono morti a causa del Coronavirus.
Avvolgi nell’abbraccio della tua protezione
tutti i malati, i sofferenti, coloro che si trovano nel dolore:
prenditi cura di loro e di tutte le loro famiglie.
Dà forza e sostegno ai medici, agli infermieri,
al personale ausiliario e ai volontari:
possano continuare ogni giorno il loro eroico servizio di bene.
Guida, illumina ed accompagna le autorità pubbliche
e quanti hanno responsabilità civili:
fa’ che compiano sempre scelte in favore dei più bisognosi.
Consola e conforta le comunità cristiane:
il tuo cuore di Madre le conduca al Padre,
per mezzo del tuo Figlio, nella grazia dello Spirito Santo.
Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio,
esaudisci le nostre preghiere:
anche nelle notti più scure della nostra vita
portaci per mano verso la luce del Signore Risorto.
Amen