Un monaco si trova a letto malato, quando viene sconvolto dall’apparizione della Madonna che gli fa una particolare richiesta.
Il monaco si chiama Arduino ed era conte e altresì marchese d’Ivrea.
La Vergine gli appare mentre giace a letto nel suo convento. Arduino nel 1002 è stato eletto re d’Italia da parte dei principi che vivono con insofferenza la tirannia tedesca.
La Madonna domanda all’uomo di edificare a Belmonte, nella provincia di Torino, un luogo dove avrebbero dovuto stanziare i monaci Benedettini. Poi anche a Torino, dove Lei avrebbe avuto il titolo della “Consolazione”. E infine a Crea, nel territorio del Monferrato.
La Madonna, dopo essere apparsa miracolosamente all’uomo, gli restituisce la sua salute in cambio della costruzione della chiesa di Belmonte, la quale viene edificata soltanto sei giorni dopo.
La storia del convento è molto antica e risale addirittura al I millennio a.C., e i romani fanno di queste terre uno dei loro principali insediamenti. Tra i numerosi reperti archeologici affiorano quelli legati alla vicenda del monaco Arduino a cui appare la Vergine restituendogli la salute e chiedendo in cambio la costruzione del Santuario.
La seconda apparizione di Maria risale al 1326, al vescovo Guido di Asti. Il convento si amplia nei secoli: la chiesa è totalmente ricostruita nel 1620 e arricchita di opere d’arte. Nel corso della rivoluzione francese il convento viene soppresso.
Ci sono anche tentativi di distruggere la statua della Madonna, che viene addirittura portata a Valperga per dileggio. L’azione non è mai possibile e non viene portata a termine. Nel 1805 gli edifici del Santuario vengono messi all’asta e acquistati dall’abate Giacomo Valperga di Masino che di sua spontanea volontà li riconsegna ai francescani.
Nel 1866 il monastero viene nuovamente soppresso con la legge Ricasoli, rivendicandolo dapprima come proprietà provata, ma solo pochi anni dopo, nel 1872, viene riaperto. Da quell’anno in poi il Santuario diventa meta di continui pellegrinaggi e di un enorme flusso costante di fedeli. I frati del Santuario non vivono tuttavia isolati, ma al contrario partecipano in maniera attiva e intesa alla vita della popolazione.
Sia con il sacerdozio che con aiuti, consigli e ospitalità sempre concessa a chiunque la richiede. Nel 1788 c’è la prima incoronazione solenne della Madonna. Il Capitolo Vaticano, una volta appurate le prove dei miracoli, riconosce ufficialmente le virtù soprannaturali della statua.
L’interno del Santuario a quel punto viene ampliato ed abbellito grazie ad affreschi di grande valore artistico, spesso riguardanti gli episodi più importanti della vita del Santuario.
In quel periodo c’è anche la costruzione dei piloni con i misteri del Rosario, e in epoca più recente viene eretto il monumento alle Penne Mozze canavesane, insieme anche alla statua di san Francesco, intendo a cantare le lodi di Dio con le mani alzate al cielo, sul punto più alto della collina.
A te, Maria, fonte della vita, si accosta la mia anima assetata. A te, tesoro di misericordia, ricorre con fiducia la mia miseria. Come sei vicina, anzi intima al Signore! Egli abita in te e tu in lui. Nella tua luce, posso contemplare la luce di Gesù, sole di giustizia. Santa Madre di Dio, io confido nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia presso Gesù, nostro Salvatore. Egli ti ha amata sopra tutte le creature, e ti ha rivestito di gloria e di bellezza. Vieni in aiuto a me che sono povero e fammi attingere alla tua anfora traboccante di grazia.
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