Si tratta di una devozione mariana molto sentita, la cui immagine è venerata proprio nel cuore della Basilica di San Pietro.
Questa devozione inizia da quando viene collocata accanto alla tomba di Papa Leone I, nella Basilica Vaticana.
Una importante icona
Nel 1572 fu Papa Gregorio XIII a costruire la Cappella Gregoriana, stando al progetto di Michelangelo, dove venne collocata la preziosa icona. Inizialmente l’immagine era posta nella cappella dell’antica tomba del Papa Leone I detto Magno, all’interno della Basilica costantiniana.
Si tratta della prima cappella aperta al culto nella nuova Basilica Vaticana, che fu inaugurata il 12 febbraio 1578. In quella Cappella trovò così collocazione l’immagine della tanto venerata “Madonna del Soccorso”.
Nella stessa Cappella Gregoriana, Papa Gregorio XIII, in fondo alla muratura dell’altare, l’11 giugno del 1580, fece trasportare le preziose ossa di San Gregorio di Nazianzo, prima custodite dalle monache di Santa Maria in Campo Marzio. Si tratta del primo Santo a essere ufficialmente deposto e venerato nella nuova Basilica Vaticana. Proprio a fianco dell’Apostolo Pietro.
Il dipinto pian piano però rischiava di deteriorsi. Gli strati più superficiali dell’opera, infatti, giorno dopo giorno si stavano ricoprendo di polvere e fumo. Ciò richiese numerosi interventi di restauro, ad esempio per rinforzarne i lineamenti. Anche se ora c’è chi sostiene che i vari interventi abbiano alterato l’aspetto dell’immagine.
Il nome voluto anche da Papa Francesco
La Madonna del Soccorso riceve l’ultimo dei molti restauri nel 2013, dedicato dall’Ordine dei Cavalieri di Colombo a Papa Francesco.
L’immagine ora presenta, sul bordo dorato della tunica, una spilla ovale decorata, che in precedente risultava incastonata in un piccolo incavo nel dipinto. Per questa ragione sono state così fatte incidere le parole “SVCCVRRE NOS” (Soccorrici) e sotto “FRANCISCVS PP. A. I” (Papa Francesco, Anno Primo).
Supplica alla Madonna del Soccorso
Vergine Santissima del Soccorso,
madre di Dio,
Regina delle Grazie,
Avvocata dei peccatori,
Rifugio dei tribolati,
Ascolta la nostra supplica!
Tu ci sei stata affidata quale madre spirituale dal tuo figlio Gesù Cristo quando dalla croce pronunciò le parole: “Donna, ecco tuo figlio”.
Noi oggi, confidando nella tua intercessione materna, vogliamo pregare, e mettere sotto il tuo soccorso le valli di Garfagnana e Lunigiana, Lucca, l’Italia e il mondo intero.
Nel pericolo del contagio, soccorrici Maria.
Nella paura che ci stringe il cuore, soccorrici Maria.
Nella prova a cui è sottoposta la nostra fede, soccorrici Maria.
Nel rischio di perdere la speranza che salva, soccorrici Maria.
Nel timore di raffreddare la carità, soccorrici Maria.
Nel vuoto sperimentato a causa della mancanza di sacramenti, soccorrici Maria.
Nella solitudine di chi si trova ricoverato o è moribondo, soccorrici Maria.
Nello sconforto di chi vede morire i propri cari senza poterli assistere, soccorrici Maria.
Nel pericolo in cui si trovano gli operatori sanitari, i lavoratori e i volontari, soccorrici Maria.
Prega o Vergine Santa per noi presso il tuo figlio Divino: accogli questa nostra preghiera.
Purifica il nostro cuore da ogni peccato e togli tutto quello che dispiace ai tuoi occhi, affinché sia ben accetto questo atto di consacrazione e torni presto a regnare la Pace di Cristo nelle nostre terre.
Per Cristo Nostro Signore.
Amen