Assiste chi le si rivolge nei momenti più critici, per fronteggiare le calamità e le situazioni di grave pericolo.
È degno di nota il suo intervento per salvare una famiglia e sventare poi un pericoloso attacco nemico.
La Madonna non cessa di concedere grazie a chi la invoca con questo nome, desiderando intercedere per tutti i suoi figli.
Salva il suo popolo da una calamità
La Madonna delle Grazie di Andrano il 17 ottobre 1819 salva gli andranesi da un uragano si abbatte sul campanile della chiesa parrocchiale.
In quella drammatica occasione, una famiglia di sei persone rimane sepolta sotto le macerie per la rovinosa caduta dei massi. Questi però, dopo una tragedia inizialmente sfiorata, si salvano grazie alla invocazione che sale alta alla Madonna delle Grazie.
Grazie all’intercessione della Vergine, infatti, la famiglia esce totalmente indenne dall’evento rovinoso. In una lettera scritta all’Arcivescovo di Otranto e Vescovo di Castro, si legge infatti le numerose preghiere e ringraziamenti degli andranesi per il miracoloso intervento della Madonna delle Grazie.
Le lettere sono ancora oggi custodite con grande cura nell’archivio storico diocesano di Otranto. La Madonna delle Grazie di Andrano salva però anche in numerose altre occasioni i cittadini andranesi, dando in questo modo origine al popolare culto.
Oltre all’evento dovuto alla calamità naturale, il secondo più noto riguarda un male procurato dagli esseri umani.
Anche i saraceni sono scacciati via
In particolare, gli andranesi sono stati protetti dalla Madonna delle Grazie durante un assalto dei Saraceni. La Madonna, in quella dura vicenda, vigila dall’alto il rogo di una chiesa.
Davanti all’espandersi delle fiamme, gli invasori turchi si spaventano e si danno subito alla fuga. Per la città di Andrano c’è così salvezza, e i cittadini vengono risparmiati da ogni sciagura che la guerra comporta. Come invece purtroppo accade nel 1480 per la città di Otranto e per altri centri salentini.
I turchi arrivano infatti da un giorno all’altro cavalcando cavalli neri. Una volta giunta in terra salentina, entrano una dietro l’altra tra le case stuprando le donne, massacrando gli uomini e i vecchi e catturando i bambini, al fine di venderli sui mercati degli schiavi.
In questo modo si abbattono interi casali. Mentre i pochi superstiti si rifugiano nelle campagne. Tuttavia il dolore è grande, e le tragiche scorribande segnano per sempre le loro vite.
La vicenda è raffigurata anche in un affresco che si trova nella chiesa della Madonna delle Grazie appunto, adiacente all’ex convento dei Domenicani.
In questo, si vede la violenta invasione dei turchi che portò all’assedio al paese. Ma dietro alle rudi scene di guerra si vede la Madonna con il Bambino Gesù con che tiene nelle proprie mani sono alcuni dardi infuocati che stanno per essere lanciati sugli invasori.
Ancora oggi Maria Santissima delle Grazie, protettrice del paese, viene celebrata con gioiosi e colorati festeggiamenti per tutte le vie del paese.
Preghiera alla Madonna delle Grazie di Andrano
Ave, nobile, gloriosa e intatta fanciulla, tu pupilla della castità, tu materia della santità che piacque a Dio. In te infatti avvenne quella celeste infusione, per cui il Verbo divino si rivestì in te di carne.
Tu candido giglio, cui Dio volse lo sguardo prima d’ogni altra creatura. O bellissima e dolcissima; quanto grandemente Dio in te si è compiaciuto! Nel calore del suo abbraccio ha fatto germogliare in te suo Figlio, così che potesse ricevere da te il latte. Così il tuo grembo esultò di gioia, quando tutta la sinfonia celeste da te sgorgò, perché tu, o Vergine, portasti il Figlio di Dio, per cui la tua castità rifulse in Dio.
La tua carne provò gioia, come l’erba su cui ricade la rugiada infondendovi freschezza; così è accaduto anche in te, o Madre di tutte le gioie. Ora tutta la Chiesa risplenda di gioia e risuoni nell’armonia per la dolcissima Vergine Maria, degna di lode, Madre di Dio. Amen