La Madonna della Stella guida i rivolesi nel ritrovamento di un’antica statua, da cui nasce il Santuario piemontese in cui avvengono numerosi miracoli.
Nel XIII secolo, infatti, una luce misteriosa li guida al ritrovamento di un’antica statua della Madonna col Bambino.
Vediamo insieme cosa è successo nel dettaglio.
La statua è di legno e colorata. Attorno ad essa viene costruita una chiesa, che sarà inaugurata nell’anno 1307. La Chiesa diventerà la Collegiata di Santa Maria della Stella. Oggi, di quella chiesa, che verrà affidata ai padri domenicani, è rimasto soltanto il campanile.
Nel 1728 le viene conferito il patronato cittadino. Mentre invece nel 1899, il 17 settembre, il cardinale Agostino Richelmy, arcivescovo di Torino, la incorona solennemente. Il ritrovamento della statua della Madonna della Stella è perciò ad oggi la più viva incarnazione del culto mariano a Rivoli.
La statua è ritrovata nel punto esatto in cui oggi sorge il campanile della vecchia Collegiata. Questo si trova all’interno di Villa Fiorito, nella strada che porta al Castello. Il raggio di luce persistente staziona in quel punto preciso. Da questo fatto si origina il nome della Madonna della Stella.
I rivolesi cominciano a pensare di scavare in quella zona, dove è posizionato un albero di melograno. Il punto, ad una prima vista, non presenta alcuna stranezza. La statua raffigurante Maria con in braccio Gesù Bambino viene fuori proprio da quel lembo di terra. L’oggetto viene subito riconosciuto come di “antica fattura”.
La perizia eseguita nel XIX secolo dal pittore Enrico Reffo, fratello del sacerdote Eugenio Reffo, la statua dovrebbe essere di epoca bizantina, del periodo che va dall’800 all’anno 1000, in un momento di piena decadenza per l’arte.
L’artista si esprime sulla base di criteri come la forma della figura, il diadema in capo, il legno di cedro di cui è fatta la statua, all’epoca molto usato dai bizantini. Infine, il colore e le decorazioni degli abiti. L’antico simulacro, dopo la costruzione della cappella, diventa subito oggetto di venerazione da parte dei fedeli.
Presto si arriva a comprendere che la piccola cappella non è sufficiente per contenere tutti i fedeli, in quanto la devozione sta crescendo ogni giorno. Si costruisce così una chiesa di maggiori proporzioni, che nel 1299 viene consacrata dall’allora vescovo di Torino, Goffredo di Montanaro.
Il Collegio di Canonici è istituito dal vescovo Thedisio il 18 dicembre 1307. Nel 2 ottobre 1693, invece, la statua viene trafugata durante il saccheggio dei Francesi. Una scomparsa che pare a tutti un cattivo presagio.
Tuttavia, solo dieci giorni dopo la statua viene ritrovata. Tre fratelli di Rivoli, Antonio, Giovanni e Maurizio, sentono un odore terribile provenire da un cumulo di rovi, in regione Trucco.
Pensano di trovarvi uno dei tanti cadaveri sparsi per le montagne al seguito del brutale attacco francese. Invece, per la loro grande sorpresa, viene fuori la statua di legno, senza i paramenti.
Subito i giovani la portano nella chiesa di San Bartolomeo, del quartiere di Borgo Nuovo, che è anche il luogo della loro abitazione. In seguito la Madonna della Stella è riconosciuta e riportata nel convento originario.
Negli anni il culto per la Madonna della Stella attraversa numerosi periodi bui, come nella prima metà del XIX secolo, negli anni di turbamento politica e religioso. In quel tempo la statua della Madonna della Stella viene riposta in una nicchia della Collegiata Alta, nonostante la contrarietà della popolazione rivolese.
Nel 1899 la Madonna della Stella viene dichiarata patrona della città di Rivoli e del territorio. Anche San Leonardo Murialdo firma per la consegna. Così la devozione alla Madonna della stella riprende più forte di prima.
O Maria, la luce della tua fede
diradi le tenebre del mio spirito;
la tua profonda umiltà
si sostituisca al mio orgoglio;
la tua sublime contemplazione
ponga freno alle mie distrazioni;
la tua visione ininterrotta di Dio
riempia la mia mente della sua presenza;
l’incendio di carità del tuo cuore
dilati e infiammi il mio, così tiepido e freddo;
le tue virtù prendano il posto dei miei peccati;
i tuoi meriti siano il mio ornamento presso il Signore.
Infine, carissima e diletta Madre,
fa’ che io non abbia altra anima che la tua
per lodare e glorificare il Signore;
che io non abbia altro cuore che il tuo
per amare Dio con puro e ardente amore,
come te. Amen.
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