Un contadino sta arando la terra. Mentre è intento a portare avanti il suo lavoro quotidiano, vede qualcosa di assolutamente incomprensibile: i suoi buoi si inginocchiano.
La Madonna dell’Alno di Canzano appare a un uomo, ma questi non viene in alcun modo creduto dal popolo. Fino a quando anche quel cavallo indomabile si dimostra mansueto.
Una Signora comparve all’improvviso
Lui è letteralmente atterrito per l’accaduto, perché non riesce ad immaginare per qualche ragione possa essere successo. Decide di innalzarsi sulla piegatura dell’aratro e vede, giusto sopra un albero di pioppo bianco, chiamato in lingua voltare “alno”, una maestosa Signora. In maniera spontanea, l’uomo si china di fronte a lei.
Sente pronunciare alcune parole. “Io sono la Regina del Cielo: va in Canzano e dì a quel popolo esser mia volontà che si edifichi una Chiesa in mio onore nel Piano del Castellano”. Floro, questo è il nome del contadino, non aspetta nemmeno un secondo per ubbidire, lascia lì dove sono i suoi buoi e corre in tutta fretta a Canzano.
Spiega a tutti l’accaduto, per quanto sia in grado di fare, ma pochi gli credono. La grande parte dei suoi paesani si prendono gioco di lui, il che lo porta a ritornare, mesto, al lavoro. Il giorno dopo però accade nuovamente lo stesso fenomeno. La Vergine appare per la seconda volta allo stesso uomo, mentre ara lo stesso terreno. In questa occasione Maria è vestita di bianco e posata sul suolo.
La richiesta della Vergine e il raggiungere il posto, proprio, con quel cavallo
L’uomo si prostra ancora, insieme ai suoi buoi, e riferisce alla Vergine del rifiuto dei Canzanesi. La Madonna lo ascolta, e poco dopo scompare, senza dire nulla. Il giorno seguente appare nuovamente, sempre alle 18, per la terza volta. Invita l’uomo a tornare a Canzano, montando sul cavallo notoriamente indomito, come prova del prodigio, lasciandosi guidare da quel cavallo che a quel punto avrebbe indicato a tutti il luogo in cui Maria desidera essere venerata.
Floro riparte nuovamente, e arrivato in paese il popolo che si raduna intorno a lui è numeroso. Tutti sono curiosi di vedere come sarebbe andata a finire la vicenda. Quel cavallo infatti è estremamente bello ma anche feroce, e il padrone non riesce in alcun modo a domarlo.
Il proprietario del cavallo asseconda la richiesta di Floro accertandosi che lui non avrebbe risposto in alcun modo del pericolo in cui si sta cacciando. Molti pensano infatti che non appena fosse entrato nella stalla il cavallo gli si sarebbe scagliato contro uccidendolo, ma quando si accorgono che la bestia è estremamente mansueta nei suoi confronti, e quando vedono l’uomo montare sulla sua sella senza problemi, lo stupore è grande.
Il cavallo si inginocchia
Lasciato al proprio istinto, il cavallo si reca fino a Piano del Castellano, e non appena giunge in quel luogo, senza alcun freno o guida, gira tre volte intorno ad uno spazio e si inginocchia, curvando la testa fino a terra. La folla lo ha seguito fin lì e in quel momento si solleva un grido generale di tenerezza e gioia. Da subito tutti si mettono al lavoro per la costruzione del santuario proprio nel punto indicato dal cavallo.
In contemporanea viene costruita un’altra piccola Chiesa detta “del Perdono”, nel luogo della prima apparizione, che viene dipinta a fresco e che è ancora visibile sul muro cui poggia l’Altare. Nei punti precisi delle altre due apparizioni sono eretti altri due oratori, con alcune pitture in tela che ricordano gli eventi miracolosi. Il cavallo, invece, subito dopo l’evento torna ad essere indomabile proprio come prima, e molti sono convinti che sia stato un miracolo del Cielo.
Preghiera alla Madonna dell’Alno di Canzano
Ti saluto, Signora santa, regina santissima,
Madre di Dio, Maria, che sempre sei Vergine,
eletta dal santissimo Padre celeste e da Lui,
col santissimo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata.
Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ti saluto, suo palazzo. Ti saluto, sua tenda. Ti saluto, sua casa.
Ti saluto, suo vestimento. Ti saluto, sua ancella.
Ti saluto, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia
e lume dello Spirito Santo siete infuse nei cuori dei fedeli affinché le rendiate,
da infedeli, fedeli a Dio.
Amen