Nasce una grande realtà impegnata nella diffusione del Vangelo, e preziosa testimonianza per tutto il mondo. Ancora oggi la sua devozione è viva e attiva, benedetta dall’intercessione della Vergine, che dona innumerevoli grazie.
Tutto nasce dall’amore di un sacerdote verso Maria. Egli diffonderà largamente questa “alleanza” con la Madonna, rifugio dei peccatori.
Tutto risale al 18 ottobre 1914, quando padre Josef Kentenich decide di consacrarsi alla Vergine. Lei gli chiede di trasformare la piccola cappella abbandonata in un luogo di fulgido pellegrinaggio. Il piccolo santuario dedicato alla Madonna di Schoenstatt, che in tedesco significa “luogo bello”, si trova in una una valle sulle rive del Reno.
In quella data il sacerdote offre i suoi sacrifici, le gioie e le preghiere per la trasformazione del mondo che lo circonda, e per poter annunciare la fede nella sua terra. Questa consacrazione è come un’alleanza d’amore, che la Madonna accetta trasformando ben presto quel luogo in meta di pellegrinaggio per migliaia di persone.
Negli anni Quaranta inizia la costruzione di numerose cappelline simili in giro per tanti Paesi nel mondo. In questo modo, il piccolo Santuario diventa sorgente spirituale di un movimento internazionale all’interno della Chiesa.
Padre Kentenich comprende qual è il volere di Dio nei riguardi della Cappella di Schoenstatt partendo dalla consacrazione straordinaria a Maria. Da lì, nasce il “Movimento Apostolico di Schoenstatt”.
Il pittore piemontese Luigi Crosio ha eseguito il dipinto originale della Vergine con Bambino, dal titolo “Refugium peccatorum“ (Rifugio dei peccatori), utilizzato come icona a Schoenstatt. Maria viene venerata con un titolo consolidatosi lungo la storia del Movimento, quello di “Madre Regina e Vincitrice Tre volte, Ammirabile di Schoenstatt”.
Migliaia di fedeli visitano ogni anno il Santuario della Madonna di Schoenstatt.
Tutto ciò che oggi compio,
o Madre mia, lo dono a Te:
il mio lavoro, il mio riposo
siano santificati da Te.
il mio pensare, il mio meditare,
il mio pregare e desiderare,
il mio soffrire e il mio gioire,
il mio amare e perdonare,
tutto, o Madre Ammirabile,
pongo nelle tue mani amabili.
Immergilo tu nell’acqua sorgiva,
che da Schoenstatt diffonde grazia divina
soccorrendo nel mondo pieno d’oscurità
perché conosca luce, amore e felicità.
Tutti i poveri e gli smarriti,
gli incerti e dal dubbio feriti,
gli scoraggiati e dal destino piagati,
che vivono senza gioia, miseramente,
possano guarire alla tua sorgente.
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