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365 giorni con Maria: 19 agosto. La promessa del miracolo si avvera secondo le parole della Vergine

Tre innocenti stanno per essere giustiziati, ma ecco che accade un fatto eccezionale legato a una promessa.

Nel momento in cui si stanno preparando le forche, infuria un gran temporale, costringendo il popolo a fuggire e i carnefici a rifugiarsi nella Chiesa della Madonna del Porto.

365 giorni con Maria, 19 agosto (photo web source)

Il culto della Madonna della Catena inizia a Palermo, quando regna, in Sicilia, Martino I il Giovane. Il 18 agosto di quell’anno tre uomini sono stati condannati ingiustamente e stanno per esser condotti a Piazza Marina.

I condannati legati all’altare

Nell’attesa che l’esecuzione giunga al termine, i tre condannati sono legati con doppie catene all’altare della Vergine, anche se il temporale continua per l’intera giornata, e le guardie devono passare la notte nella chiesetta per sorvegliarli.

I tre si prostrano, con copiose lacrime, ai piedi della Madonna, invocandola col titolo di Vergine delle Grazie e pregando insistentemente. Così, tutt’ad un tratto, caduti i soldati in un sonno profondo, le catene con cui i tre sono trattenuti si spezzano e la voce della Madonna li rassicura e fa loro una promessa.

Andate pure in libertà e non temete cosa alcuna: il divino Infante che tengo tra le braccia ha già accolto le vostre preghiere e vi ha concesso la vita!”.

Le catene cadono così senza far rumore alcuno e la porta si spalanca. Ecco che i tre innocenti escono dal tempio e le guardie si svegliano solo all’alba.

Maria li salva

I soldati riescono a catturare di nuovo i fuggitivi ma sono fermati dal popolo che ricorre all’intervento del re Martino I. Quando questi si reca nella chiesetta, constata il miracolo con i suoi stessi occhi: le catene dei prigionieri si sono infrante. E decide di lasciarli liberi. Si realizza così la promessa della Vergine Maria.

Subito la voce del miracolo si diffonde ovunque, e numerosi pellegrini si recano alla chiesa che ormai è chiamata “della Catena”. I miracoli aumentano e la Madonna della Catena è nominata patrona di molti comuni dell’isola e venerata in molti altri, spandendo il suo culto in tutto il Sud Italia.

Ancora oggi la chiesa è meta di pellegrinaggi, conservando il simulacro di Nostra Signora della Catena. Nel 1500 alla chiesa è stata attaccata una delle catene che chiudevano il porto e, da allora, prende ufficialmente il nome con cui il popolo l’aveva già invocata un secolo prima.

Santuario Madonna della Catena – photo web source

Preghiera alla Madonna della Catena

O Maria Santissima della Catena,

o dolce speranza,

o perenne conforto di chi v’invoca con fiducia,

prostrato dinanzi a Voi professo la mia miseria e il mio nulla.

Voi che siete la Regina del cielo e della terra,

Voi che siete la vera e degna Madre del divin Gesù;

Voi che tanto potere esercitate sul suo dolcissimo cuore;

fate ch’io nello stato di necessità in cui mi trovo possa meritare i vostri favori,

e le tante grazie che da Voi si ottengono da Gesù e

si dispensano ogni giorno e ovunque a coloro

che v’invocano col dolce titolo di Madre della Catena,

mi animano a ricorrere a Voi per svelarvi i miei bisogni e

presentarvi le mie suppliche.

Voi o Madre potente,

spezzate anzitutto le catene che al peccato mi avvincono;

rompete i lacci che a me si tendono dai miei nemici spirituali e

legatemi a Voi e al vostro buon Gesù con vincoli di una fede viva e

costante e di un amore forte e sincero.

Stendete, vi ripeto con sant’Alfonso,

stendete le vostre catene e incatenatemi il core.

Così a Voi e a Gesù legato, di cosa potrò io mai temere?

Nessun dubbio avrò della mia sorte eterna,

nessun timore di non essere esaudito se grazia temporale o

spirituale vi domanderò.

E giacché un bisogno mi costringe in questo momento,

io mi rivolgo a Voi con quella stessa fiducia onde il figlio

si rivolge alla sua tenera Madre;

e spero otterrò la grazia tanto a me necessaria

(si esprima la grazia……………).

Voi me la concederete con quella carità con cui la concedeste ai tre infelici condannati,

me la concederete per i meriti vostri,

per i meriti del vostro Nazzareno

e fate che presto io torni a Voi per rendervi il tributo di lode e di ringraziamento.

Salve Regina.

Amen.

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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