La devozione alla Madonna di Verona riporta al momento dell’edificazione del tempio, dopo la forte ondata di fede popolare verificatasi intorno ad una immagine della Vergine che opera un primo grande miracolo, a cui ne seguono molti altri.
La Madonna di Campagna mostra la sua vicinanza ai veronesi grazie al segno proveniente da un edificio abbattuto, da cui inizia una lunga scia di guarigione.
In quell’anno Verona e il suo contado sono colpiti da una carestia, e la disperazione porta molti uomini e donne a mettere le proprie preoccupazioni in mano alla Madonna. Tutto però riporta al 1517, quando i veneziani creano la cosiddetta “spianata” abbattendo arbusti, abitazioni, chiese, conventi, tutto ciò che si trova in prossimità delle mura cittadine.
L’idea è quella di assicurare la maggiore visibilità possibile alla campagna, in occasione della costruzione della nuova cinta bastionata. Tra le chiese rase al suolo, c’è anche quella di Sant’Agostino. Tra le macerie resta però in piedi una porzione di muro, totalmente dimenticato. Su questo si trova un affresco trecentesco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Bartolomeo e Antonio Abate, che è rimasto miracolosamente intatto.
I veronesi intravedono fin da subito, dietro la completa conservazione dell’immagine che battezzano subito “Madonna della spianata”, un segno della vicinanza del Signore nella loro vita. Presto cominciano anche a verificarsi incredibili miracoli a favore delle persone che cominciano a pregare dinnanzi a questa immagine.
La notizia delle proprietà taumaturgiche della sacra immagine si diffonde poi in maniera molto rapida. Nel 1587 è già noto che i miracoli accertati fossero ben ventidue. Il pellegrinaggio dei fedeli sul luogo comincia giorno dopo giorno ad accrescere, fino a diventare quasi continuo.
Le autorità cittadine, per evitare il trambusto che si sta creando, decidono di spostare la venerata figura della Madonna in luogo più sicuro. Così viene data disposizione di costruire una chiesetta in cui riporre l’immagine.
L’affresco viene staccato con molta cautela, sistemato su un carro e in seguito è condotto in un nuovo luogo di culto più lontano dalle mura cittadine, tra una processione gremita di folla. L’area in cui fu posizionata l’immagine viene detta “Madonna di Campagna”, e qui presto si avvia il cantiere per la costruzione della nuova chiesa in onore dell’immagine miracolosa.
Il giorno seguente la traslazione nella cappella provvisoria, c’è però un secondo miracolo. L’affresco viene inspiegabilmente ritrovato in una posizione diversa da quella in cui era stato collocato. Tutti vedono che da quel giorno si è posizionato rivolto verso la città, quasi a promettere protezione e a ringraziare coloro che l’hanno salvata.
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O Donna da tutti e sopra tutti benedetta!
Tu sei l’onore e la difesa del genere umano;
tu sei la Madre di Dio; tu la Signora dell’universo, la regina del mondo.
Tu sei la perfezione dell’universo e il decoro della santa Chiesa;
tu tempio di Dio; tu giardino di delizie;
tu porta del cielo, letizia del Paradiso e gloria ineffabile del sommo Dio;
veramente è balbettando che cantiamo le tue lodi e le tue bellezze.
Supplisci con la tua bontà alle nostre insufficienze.
Amen
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