Per fronteggiare le difficoltà, il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia fa voto a Maria di erigere sul colle di Superga un Santuario in caso di vittoria. Promette infatti alla Vergine che se il suo popolo avesse vinto la battaglia, allora avrebbe dato il via alla costruzione di una grande chiesa in suo onore.
Assieme a lui, si vota alla Madonna anche il principe Eugenio di Savoia-Soisson, futuro vincitore dei turchi, che in quel momento comanda gli alleati dell’impero.
Il duca e il principe guidano infatti l’esercito locale delle milizie piemontesi, e un giorno decidono di salire sul colle di Superga allo scopo di osservare dall’alto il campo di battaglia. Una volta però entrati nella piccola chiesa posta sul colle, i due si inginocchiano davanti alla Statua della Madonna delle Grazie.
Sul colle cittadino infatti già dal 1461 vi è posta una piccola chiesetta in cui si recano i fedeli del luogo per pregare la Madonna. Una parrocchia cittadina già attiva molto prima che venga edificata la Basilica. In quegli anni, gli storici riportano che vi è “un monte acuto, e sul finire di esso una chiesa con tre altari situata nel luogo stesso ove ora si trova la chiesa della Regia Congregazione di Superga, ma in un sito più in alto”.
La costruzione del santuario avrebbe dovuto testimoniare la difesa spirituale della Città dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV. E quindi la riconoscenza per l’Aiuto che Maria non ha mai negato ai suoi figli. La battaglia si svolge in Borgo Vittoria, nel luogo dove ora sorge il Santuario della Madonna della Salute.
Le truppe piemontesi sono aiutate dagli Austriaci, alleandosi con le sue truppe. Queste, insieme, dopo una dura e sanguinosa battaglia ottengono un pieno successo a Torino. Che con tutto il resto del Piemonte ottiene la tanto desiderata libertà.
Vittorio Amedeo II in questo modo ottiene un successo prima difficilmente immaginato, liberando finalmente le sue terre dall’odiato nemico. Cosicché decide di fare fede all’impegno assunto. La costruzione del Santuario è affidata all’architetto di Corte Filippo Juvarra.
Per la realizzazione del complesso verrà demolita la piccola chiesa già esistente, oltre che abbassato di almeno quaranta metri il colle. La prima pietra del Santuario viene posta nel 1717. L’inaugurazione avviene nel 1731, dopo quattordici anni.
La Madonna in questo modo prepara la città di Torino ad accoglierla per mezzo del titolo con il quale è tutt’oggi riconosciuta dai torinesi, quello di Ausiliatrice del popolo cristiano.
Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo,
di coloro che in questo momento,
hanno perso conoscenza e stanno per morire;
di coloro che stanno iniziando una lunga agonia,
di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione;
di coloro che gridano e piangono per la sofferenza;
di coloro che non possono curarsi perché poveri;
di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili;
di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora;
di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria;
di quanti devono rinunciare ai loro progetti;
di quanti soprattutto non credono in una vita migliore;
di quanti si ribellano e bestemmiano Dio;
di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro.
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