La piccola statua in terracotta della Vergine Maria, posta all’interno del Duomo di Assisi, inizia a piangere e sono in molti a vederla.
Il fatto straordinario, avviene proprio in un momento molto drammatico.
La statua della Madonnina piange lacrime vere e proprie davanti a molti fedeli della città di Assisi, che restano sconvolti.
Una Pietà molto particolare
Nel Duomo di Assisi, noto anche come Cattedrale di San Rufino, martire e vescovo di Assisi, si trova una Pietà in terracotta di scuola tedesca, risalente secondo alcuni studiosi all’VIII secolo, conosciuta da tutti come la “Madonna del Pianto”.
Nell’anno 1494 accade che all’improvviso il gruppo scultoreo, in cui vi è quindi raffigurata la Vergine con il Cristo morto, è visto piangere lacrime vere e proprie da molti fedeli della città di Assisi, che rimangono profondamente colpiti per ciò che vedono i loro stessi occhi.
Il pianto della Vergine avviene in corrispondenza di un momento molto drammatico per la città, in cui tutta la popolazione è sconvolta da feroci faide interne. L’evento prodigioso è così un momento di grande luce, in cui Maria con la sua dolcezza materna richiama chiunque commette violenze a gettare subito le armi.
Un prodigio che prosegue
Il miracolo del pianto di Maria prosegue per diversi giorni. Dopo di questo, la riconciliazione delle fazioni cittadini che si stavano combattendo avviene.
Ancora oggi tuttavia all’interno della chiesa si trova la Cappella Madonna del Pianto, posta di fianco al coro a sinistra dell’altare maggiore. Fa parte del complesso cultuale di San Rufino.
Dall’evento miracoloso delle lacrime della statua in terracotta Vergine si origina il culto della Madonna del Pianto, che prosegue tutt’oggi. La statua è attribuita a un giovane artista di scuola tedesca, ed è particolarmente drammatico ed intenso il volto della Madonna e del Cristo morto.
La statua della Pietà, di piccole dimensioni, viene però purtroppo trafugata nel 1982. Non è mai più ritrovata. Oggi si trova ad essere sostituita da una Pietà opera di Francesco Passeri scolpita nel 1985.
Preghiera alla Madonna del Pianto
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Vergine Maria del Pianto: distilla le nostre lacrime nella “fornace ardente” del Cuore del Figlio tuo.
Ti consegniamo le lacrime procurate dal flagello del coronavirus: veglia sull’incolumità delle nostre famiglie e fa’ che la presente trepidazione si trasformi in gioioso ringraziamento.
Ti presentiamo le lacrime che “grondano notte e giorno, senza cessare”, dagli occhi di chi ha perso una persona cara: ispira loro il silenzio, pieno di attesa, del Sabato santo.
Ti preghiamo per chi, carico di anni, è visitato dal pianto della solitudine e dell’abbandono: fa’ che il loro cuore desolato sia rianimato da intrepidi operatori di misericordia.
Ti mostriamo le lacrime miste a sudore dei medici e di tutti gli operatori sanitari: lenisci la loro fatica, mirabile segno di una carità concreta, generosa e senza limiti di tempo.
Ti chiediamo di assistere con la tua sapienza coloro che governano la comunità civile: apri i loro occhi, perché cercando il bene comune non trascurino le lacrime dei poveri.
Ti confidiamo la preoccupazione per le pesanti conseguenze economiche dell’attuale emergenza sanitaria: fa’ che a nessuno manchi il pane, la casa e il lavoro.
Ti supplichiamo per chi, in lacrime, è costretto a lasciare la propria terra assediata dalla guerra e stremata dalla fame: aiutaci a non distogliere lo sguardo dal popolo siriano.
Ti affidiamo chi sperimenta che senza l’Eucaristia non è possibile vivere: lubrifica i loro occhi con il “collirio” della Parola e la contemplazione dei misteri del Rosario.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Consolatrice degli afflitti: a te il Figlio tuo ha riservato i diritti d’Autore sulle nostre lacrime.
Foligno, 13 marzo 2020
+ Gualtiero Sigismondi