La Madonna “Avvocata Nostra” di Vicovaro, a Roma, comincia il prodigioso movimento degli occhi, mentre Napoleone perseguita gli abitanti dello Stato della Città del Vaticano.
La Vergine in preghiera, nella stupenda opera del pittore Giacomo Triga, che ha portato al Monte di Pietà a cause dell’estrema povertà in cui si trovava, muove gli occhi di fronte ai fedeli spaventati da tale invasione.
Questi, infatti, nel corso della discesa napoleonica, in cui si verificano numerosi prodigi mariani, pregano la Madonna con costanza e devozione, invocandola in particolare con la preghiera “Salve Regina“. La strofa nella quale si pronuncia “rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi” viene quindi ascoltata dalla Vergine, provocando stupore e gioia immensa nei cuori dei fedeli.
Il quadro della Madonna di Vicovaro è stato realizzato al 1738, per mano del pittore romano Giacomo Triga. Nello stesso anno immagine viene riscattata dai feudatari di Vicovaro, e questi decidono di collocarla all’interno di un bellissimo e suggestivo tempietto rinascimentale, il Tempietto di San Giacomo Maggiore, opera di Mastro Simeone, uno dei migliori discepoli del Brunelleschi.
Un documento pubblicato dal comune di Vicovaro spiega che quello stesso tempietto, negli anni, diventa “l’angolo preferito della religiosità popolare, soprattutto dopo i miracoli del movimento degli occhi della Venerata Immagine di Maria Ss. Avvocata Nostra che aveva già dispensato abbondanti grazie e favori”.
Più volte infatti la Madonna “Avvocata Nostra” di Vicovaro muove gli occhi di fronte a immense folle di devoti fedeli accorsi per assistere ai prodigi. Le cronache dell’epoca registrano eventi di questo tipo nel 1798, 1863, 1931, ed un’ultima volta anche nel 1954.
La prima volta in assoluto che si assiste all’evento, è nel vicino convento di San Cosimato. In quella situazione l’immagine della Vergine è posta in un’edicola sistemata nell’angolo del recinto della Via Crucis. Due giorni dopo, il 22 luglio, il prodigio avviene però proprio nel Tempietto di San Giacomo Maggiore.
Il 22 luglio è la stessa data in cui il miracolo si verifica molti anni dopo, nel 1863. I pellegrini per un lungo periodo si recano in maniera intensa e costante nel santuario. Tanto che, in un documento dell’epoca, si spiega che si contano in una giornata, quella del 9 agosto 1863, a poche settimane dalla nuova apparizione, quasi quindicimila visitatori.
Il 13 ottobre 1913 l’immagine è solennemente incoronata per decreto del Capitolo Vaticano. Da allora la Vergine, con Grazie e prodigi, non smette mai di proteggere i romani donandole conforto, pace e speranza, e accompagnandoli nei propri passi con la dolcezza e la bontà di una Madre che ama incomparabilmente i suoi figli, senza alcuna distinzione.
O Maria, la luce della tua fede diradi le tenebre del mio spirito;
la tua profonda umiltà si sostituisca al mio orgoglio;
la tua sublime contemplazione ponga freno alle mie distrazioni;
la tua visione ininterrotta di Dio riempia la mia mente della sua presenza;
l’incendio di carità del tuo cuore dilati e infiammi il mio, così tiepido e freddo;
le tue virtù prendano il posto dei miei peccati;
i tuoi meriti siano il mio ornamento presso il Signore.
Infine, carissima e diletta Madre,
fa’ che io non abbia altra anima che la tua per lodare e glorificare il Signore;
che io non abbia altro cuore che il tuo per amare Dio con puro e ardente amore, come te.
Amen
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