La Pasqua cadeva intorno alla fine del mese di marzo. Come ogni anno, la popolazione si trovava ad aspettare questo momento con la grande difficoltà legata alla scarsità del raccolto. In quelle terre si viveva spesso di grande povertà. Tuttavia, le fede popolare e sentita in maniera intima e profonda della gente non è venuta mai meno.
La Mater Domini di Mesagne manifesta la sua presenza amorevole davanti a una donna, prima, poi a molti fedeli, in modo sorprendente.
Una donna di Mesagne, molto devota, usa fermarsi sempre in preghiera di fronte a una particolare immagine di Maria che si trova nella cittadina. In particolare, il martedì della Settimana Santa la donna, con cuore afflitto ma pieno d’amore per la Vergine Maria, che sempre l’ha accompagnata nelle sue tribolazioni, si raccoglie in preghiera di fronte all’immagine della Madonna Mater Domini.
E’ una preghiera talmente profonda che tutto il suo cuore e il suo corpo sono rivolto a Maria, per chiederle la liberazione dalle miserie che affliggono la sua vita e le persone che le sono vicine. Di colpo, la donna diventa partecipe di qualcosa a cui stenta persino lei a credere.
Dal viso della Vergine stilla un liquido molto particolare, che a prima vista appare come simile a un sudore umano. Ma che tuttavia, in un secondo momento, si rivela essere un olio molto speciale, che ha un profumo particolarmente soave, quasi indescrivibile.
L’effusione di quel liquido è così abbondante che molta gente, che è accorsa, poteva inzupparci persino i propri fazzoletti. Una volta che si diffonde la voce del miracolo, infatti, la popolazione comincia a recarsi nel luogo del prodigio, dando così vita a veri e propri pellegrinaggi. A cui seguono poi numerose guarigioni, specialmente per quanti poi sono a contatto con quel liquido taumaturgico.
Con il tempo, quella che inizialmente è una piccola edicola incastonata in un luogo molto povero diventa una grande chiesa, meta di pellegrinaggio di molti devoti e luogo di grandi grazie e benedizioni costanti.
LEGGI ANCHE: 365 giorni con Maria, 17 marzo | Le lacrime di sangue scendono sul quadro
Ricordati, o piissima vergine Maria,
che non si è mai udito che qualcuno sia ricorso al tuo patrocinio,
abbia implorato il tuo aiuto,
chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato.
Animato da tale fiducia, a te ricorro,
o Madre, o Vergine delle vergini,
a te vengo e, peccatore pentito, mi prostro davanti a te.
O Madre di Gesù, non disprezzare le mie preghiere,
ma benevolmente ascoltami ed esaudiscimi. Amen.
LEGGI ANCHE: 365 giorni con Maria, 20 marzo | In quel luogo accadono eventi straordinari
“Donami la tua protezione”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla…
L'acqua benedetta è uno strumento di fede che ha un grandissimo rilievo. Essa viene riposta…
La statua del Cristo più grande del mondo è un progetto in piedi già da…
La Madonna della Comuna appare a una bambina, e dona a lei e a tutto…
Per omaggiare San Clemente c'è una buonissima torta inglese tradizionale e gustosa da preparare: è…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…