Per ben tre volte la Madonna appare in tutto il suo splendore e opera quello che tutti attendono con tanta speranza.
Per suo tramite avvengono tre grandi fatti che porteranno la tanto attesa pace e li metterà tutti in salvo.
Il prodigio si ripete per le prime due volte nella stessa data, il 23 febbraio, a distanza di pochi anni. Poi anche una terza volta, ma in anni a noi più recenti.
I due grandi prodigi
La Madonna delle Grazie di Pennabilli è al centro di innumerevoli eventi prodigiosi, due dei quali si ripeterono nella stessa data a distanza di alcuni anni.
Nella notte del 23 Febbraio 1517 la venerata immagine di Maria appare circondata di luce al di sopra delle mura cittadine. In tale contesto, l’esercito della famiglia dei Medici di Firenze si è accampato nei pressi della città, deciso ad espugnarla.
La Madonna appare su di un roccione in raggiante splendore. Di fronte a questa vista miracolosa, le armate medicee sono improvvisamente colte da terrore. In pochi secondi si precipitano in ritirata. Così la città è salva.
Solo cinque anni dopo, il 23 Febbraio 1522, il prodigio si replica. Le stesse truppe d’assalto tornano ancor più numerose, con l’intenzione di fare capitolare la città e la rocca.
La notte stessa, mentre i nemici hanno circondato le mura per penetrare all’interno del castello, nel cielo appare un nuovo bagliore, in mezzo a cui si presenta la Vergine Maria con in braccio il Figlio Gesù, tra un esercito di angeli. La città è nuovamente salva.
Maria salva di nuovo la città
Da allora la devozione alla Vergine delle Grazie, venerata in modo particolare all’interno dell’antica chiesa di San Cristoforo, cresce a dismisura.
Nel giugno 1944, nel pieno della Seconda Guerra mondiale, la popolazione implora l’aiuto della Vergine per impedire l’evacuazione dalla città che è stata ordinata da parte del comando tedesco.
Ordine che viene revocato grazie all’intercessione di Maria. Lo stesso anno, mentre l’esercito è in ritirata, mina tutti i ponti strategici del territorio, al fine di farli saltare e di isolare le vie di comunicazione.
Le lacrime di Maria
Anche in quella occasione tutti gli abitanti del paese si ritrovano ancora davanti alla Vergine delle Grazie e fanno un voto solenne, promettendo di restaurare il santuario e di dedicarlo alla Regina del Montefeltro.
Già nei secoli precedenti ci sono numerosi miracoli a cui il popolo assistette. Ad esempio il 20 marzo 1489 il popolo vede l’immagine della Vergine delle Grazie versar lacrime dall’occhio destro, da dove scendono come perle di rugiada che scorrono sulle gote candide di Maria, lasciandovi un segno ancora oggi visibile, di cui generazioni di fedeli e di pellegrini hanno la fortuna di vederli.
Preghiera alla Madonna delle Grazie di Pennabilli
A te Maria Madre delle Grazie che cinque secoli or sono piangesti sull’amaro destino dei figli pennesi e che ancor oggi piangi, in tante parti del mondo per le tenebre dense che minacciano la luce. Sia gradito questo omaggio che nel quinto centenario il clero e il popolo pennese recitarono, circondati dalle genti della diocesi che tu consolasti pellegrina di pace.
Dopo l’immane tragedia bellica le tue lagrime, ti sian oggi perle di imperitura corona e a noi luce nel buio del nostro cammino, possa a te d’intorno ancora radunarsi un nostro vescovo con i sacerdoti e fedeli che furono, che sono e che saranno.
Sii stella di luminosa guida alla navicella di Pietro e al mondo intero che sembra naufragare nell’oceano del male, ove l’aquila feltresca posò gli artigli sulla bicuspide rocca di penna e dei billi.
Tu mistica colomba di pace, sposa dello spirito santo fa ancora udire come un tempo il gemito negli anfratti della rupe che annunzi passato l’inverno del peccato e ritornati i fiori di primavera per tutti gli uomini.
Amen.