Il popolo si riversa in massa nella Cattedrale cittadina e comincia a invocare la Virgo Clemens. La battaglia sta volgendo al peggio, al di fuori delle mura della cattedrale. Ma all’improvviso, prendendo tutti di sorpresa, il cielo si fa buio e carico di nuvole molto scure. In pochissimi minuti si abbatte un furioso temporale su tutta la città.
La Vergine si presenta a Leopoli, cittadina allora della Polonia, per salvare la popolazione dall’invasione turca. La città di Leopoli è assediata.
Il Paese sta vivendo un momento terribile di guerra e di sopraffazione da parte del potente Impero Ottomano. Il Sultano infatti riesce sempre a smuovere al suo seguito masse umane di proporzioni incredibili, a differenza ad esempio dei paesi cristiani, in cui vivono uomini liberi che hanno bisogno di riunirsi per mettersi d’accordo riguardo a cosa fare e a come procedere.
Nell’Impero Ottomano vive al contrario un modello di società fortemente dispotico e tutto questo dal punto di vista militare costituisce talvolta un vantaggio per i turchi. Molto meno lo è, ovviamente, dal punto di vista umano. In quel contesto particolare, l’anziano condottiero polacco Jan Sobieski ha fatto in modo di far giungere sul campo seimila ussari.
La situazione tuttavia volge verso una condizione fortemente critica. Nel momento in cui la popolazione polacca si accorge della disparità di forze che sono state dispiegate dai due eserciti, capisce la difficoltà della situazione che gli si sta mettendo davanti. E comprende che l’unica vera risposta può giungere dal cielo.
Così comincia a rivolgersi alla Vergine, alzando gli occhi verso di lei. In quel giorno particolare si festeggia la ricorrenza della Madonna di Czestochowa, ovvero la protettrice della Polonia. Così il popolo si riversa in massa nella Cattedrale cittadina e comincia a invocare la Virgo Clemens.
La battaglia sta volgendo al peggio, al di fuori delle mura della cattedrale. Ma all’improvviso, prendendo tutti di sorpresa, il cielo si fa buio e carico di nuvole molto scure. In pochissimi minuti si abbatte un furioso temporale su tutta la città, che si trasforma ben preso in un violento uragano che si scaglia contro gli ottomani.
La grandine colpisce i guerrieri negli occhi e sul capo, mentre i fulmini li terrorizzano e il vento li trascina da una parte all’altra, sbattendoli una volta a terra e l’altra contro la parete. A differenza dei guerrieri cristiani, che invece si ritrovano con il vento a favore che li porta al contrario ad accrescere la loro forza di attacco nei confronti del nemico.
Così i polacchi capiscono che per volere divino la sorte sta volgendo dalla propria parte. D’istinto, i soldati cominciano a gridare con tutta la forza nel petto i nomi di Maria e di Gesù, veri sostenitori delle loro mani e delle loro gambe.
In poco tempo i turchi cominciano a sentire crescere il terrore e lo spavento nel loro cuore, e all’improvviso arretrano e scappano a gambe levate. La Vergine in questo modo salva la città, e i cittadini da quel momento in poi ringrazieranno per sempre Maria che con la sua intercessione ha scacciato l’invasore.
Placa, o Madre purissima,
la selvaggia tempesta dell’anima mia,
che sola ti sei mostrata sulla terra porto di quanti navigano nei mali della vita.
Tu che hai generato la Luce, illumina, o Pura, gli occhi del mio cuore.
Sei stata data a noi, sulla terra, come protezione,
baluardo e vanto.
Ci sei stata data come torre e sicura salvezza, o Fanciulla.
Per questo non temiamo più i nemici noi che piamente ti magnifichiamo
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