La Madonna della Corona di Spiazzi è legata a un ritrovamento straordinario e misterioso, avvenuto all’interno di un monastero.
Ma c’è un particolare di questa immagine che ha sempre colpito molti.
La Madonna è meglio nota come “Madonna della Corona”, per il motivo che l’immagine risulta essere incoronata. Questo dettaglio ha sempre colpito il popolo fedele di Spiazzi, in provincia di Verona.
L’immagine dell’Addolorata
Il Santuario di Spiazzi di Monte Baldo, in provincia di Verona, è un luogo di grande misticismo e di preghiera che viene costruito su di uno sperone che si trova a picco sulla Valdadige.
Al suo interno c’è un’immagine cinquecentesca che raffigura l’Addolorata in una posizione anche qui abbastanza comune, ma che mostra la struggente pietà misericordiosa di una Madre nei confronti del suo Figlio.
Quello cioè di una Madre che regge sulle ginocchia il Figlio deposto dalla croce, nel momento cioè più doloroso che può vivere ogni donna, e un attimo prima dell’evento centrale per la storia dell’intera cristianità, ovvero la morte in Croce che precede di tre giorni la Resurrezione del Signore.
La custodia miracolosa dell’immagine
Quella immagine ha però una storia molto particolare. Già nel 1522 comparve, in maniera assolutamente miracolosa, all’interno della cappella degli eremiti che allora risiedevano in questo luogo, e che lo avevano scelto come immagine dello sfondo, come richiamo alla loro vocazione, quindi all’amore ascetico e alla ricerca di Dio.
Solo in seguito si venne a scoprire che si trattava di una Pietà che era sparita dall’isola di Rodi, dove sarebbe stata in precedenza custodita durante il periodo dell’invasione ottomana. Dall’isola, al tempo dell’occupazione turca di Rodi, ci fu la conseguente fuga dei Cavalieri di San Giovanni dell’Ospedale, i cosiddetti Ospitalieri, vale a dire coloro che in seguito diventeranno i Cavalieri di Malta.
Preghiera alla Madonna della Corona di Spiazzi
O Vergine Addolorata della Corona,
noi tuoi figli devoti
pellegrini al tuo santuario
Ti ringraziamo di accoglierci
nel tenero abbraccio
del tuo cuore di Madre.
Tu sei la Madre del Figlio di Dio,
fatto Uomo nel tuo grembo verginale:
siamo certi della tua efficace intercessione
di Madre della Chiesa:
esaudisci le nostre invocazioni di figli
che a Te ricorrono con fiducia confidente.
Noi mettiamo sotto il tuo manto materno
di protezione e di difesa
le nostre famiglie e i nostri giovani,
gli ammalati, gli infermi e gli anziani,
i poveri e i sofferenti,
i disoccupati, i disperati e gli angosciati.
Ai tuoi piedi di Madre deponiamo
la richiesta di una grazia
che tanto ci sta a cuore…
Ti chiediamo una speciale benedizione
per il Santo Padre e per il nostro Vescovo,
per la Diocesi con i suoi laici e i suoi consacrati
e per il nostro Seminario.
Impetraci il dono di santi preti
che testimonino un amore appassionato
alla Parola di Dio, all’Eucaristia,
al Sacramento della Riconciliazione,
al Magistero della Chiesa,
alla nostra gente,
a Te, o Madre nostra e di ogni sacerdote,
e alla comunione fraterna presbiteriale.
Veglia maternamente su tutti noi
dall’alto di questa rupe
e come rugiada celeste
manda su noi tutti la tua materna benedizione di Madre.
Amen.
+ Giuseppe Zenti
Vescovo di Verona