La Vergine appare a una ragazzina, è avvolta in un’aura di luce, splendente e maestosa, ed è circondata dagli angeli.
Le chiede di accendere un cero in suo onore e subito dopo accade l’inaspettato: il terribile flagello scompare.
La diocesi di Terragona, in Catalogna, è infatti duramente colpita dalla peste. Perciò le autorità sono letteralmente fuggite via, e il vescovo è riuscito a scampare per un pelo al contagio.
Un pomeriggio, una ragazzina di sedici anni, Isabel, è intenta a pascolare le pecore del piccolo gregge affidatole. La giovane è figlia di un noto tessitore della cittadina di Reus.
Improvvisamente, di fronte a lei, in cielo, appare la Madonna. E’ avvolta in un imponente alone di luce, splendente e maestosa, ed è circondata dagli angeli. La piccola resta stupefatta e cade in ginocchio.
Maria comincia a parlarle, anche se la giovane è molto intimorita. La invita così a domandare alle autorità di Reus di accendere un cero in suo onore all’interno della chiesa locale. In questo modo, la peste che sta colpendo l’intera zona sarebbe scomparsa in poco tempo.
La ragazza annuisce, ma tuttavia dice a Maria che lei è una semplice pastorella, e che nessuno le avrebbe dato ascolto: è infatti molto timorosa.
Udite le sue parole, Maria decide di lasciarle un piccolo segno sulla guancia. Le cronache dell’epoca non riportano con precisione di che genere di segno si tratti. Tuttavia, il racconto della giovane Isabel è ascoltato da tutti i cittadini di Reus.
Presto Isabel ottiene quindi l’effetto sperato. Le autorità della cittadina, con un evento solenne, accendono il cero come lei ha chiesto, in un evento pubblico che ha grande partecipazione di popolo. Al seguito dell’accensione del cero, avviene una grande processione, che termina in una Messa propiziatoria.
Finita la funzione, tutti possono assistere a un prodigio. Il segno presente sulla guancia della piccola Isabel scompare improvvisamente. Recatisi fuori dalla chiesa, i cittadini tornano nelle proprie abitazioni. Poco dopo, però, si accorgono che la peste è scomparsa.
Tutti fanno quindi ritorno alle proprie case. La gioia è grande: per ringraziare la Madonna dell’avvenuto miracolo, nello stesso anno il Comune di Reus acquista il terreno in cui si era verificata l’apparizione di Maria alla piccola Isabel, e lì vi è edificata una chiesa.
Tale chiesa diventa un bellissimo santuario, completato da lì a pochi anni dopo e rinominato Santuario della Misericordia di Reus.
Immacolata Madre di Misericordia, noi rifugiamo sotto la Tua protezione, chiedendo che come nostra Madre Tu sia sempre con noi e plasmi i nostri cuori sulľesempio del Tuo Cuore. Noi, figlie Tue, desideriamo con tutta la nostra vita servirTi fedelmente con umiltà, dimenticandoci di noi stesse.
Tu invece, o Madre, accendi i nostri cuori con un ardente amore del Tuo Figlio e delle anime redente con il Suo Sangue. Nessuna di noi esiti a offrirsi in sacrificio per la Santa Chiesa, il Santo Padre, la Patria e le anime a noi affidate. Madre di Misericordia, dona alla nostra Congregazione le numerose e sante vocazioni, perchè sempre possiamo proclamare la fiducia nelľimmensa Misericordia Divina per il mondo, e nella Tua Misericordia materna nella quale speriamo trovare sostegno nella vita e nelľora della nostra morte. Amen.
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